Una persona è stata arrestata e altre sei denunciate dai militari della finanza della tenenza di Montegiordano nell’ambito di un’attività di contrasto al fenomeno del caporalato e all’impiego di manodopera irregolare nella piana di Sibari. Le fiamme gialle hanno intercettato lungo la statale 106 jonica, all’altezza di Roseto Capo Spulico, un furgone con a bordo un cittadino italiano, titolare di un’azienda agricola e numerosi migranti di nazionalità extracomunitaria, alcuni dei quali sprovvisti di documenti. Secondo quanto accertato dai militari, erano diretti nelle campagne lucane per una giornata di lavoro.

Pagati in nero dai titolari di due aziende agricole 

Sulla base delle dichiarazioni acquisite dai soggetti e della documentazione rinvenuta all’interno del mezzo, i lavoratori, dieci in tutto, erano impiegati da aziende agricole locali per la raccolta dei mandarini dietro un compenso di appena un euro per ogni cassetta raccolta, retribuzione nettamente inferiore alla contrattazione collettiva prevista per legge. Al termine delle operazioni sono state denunciate tre persone, i due italiani, titolari delle aziende agricole, ed una donna di nazionalità rumena, per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Uno dei migranti gravato da un ordine di cattura

Tre degli extracomunitari sono stati inoltre denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Castrovillari in quanto privi di permesso di soggiorno. Un altro extracomunitario, di nazionalità algerina, era gravato da un provvedimento di cattura e ricercato dallo scorso anno per reati in materia di immigrazione clandestina e contro la persona ed il patrimonio. Il soggetto è stato quindi arrestato e rinchiuso nel carcere di Castrovillari.