Il fatto di sangue è avvenuto il 7 settembre del 2019 nel centro storico della città pitagorica nell'ambito di quello che per l'accusa è stato un regolamento di conti per lo spaccio della droga. La sentenza di oggi ha riguardato anche gli altri imputati nel processo
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È stata confermata dalla Corte di Assiste di Appello di Catanzaro la condanna a 20 anni di carcere per Cosimo Berlingieri, di 31 anni, di Catanzaro, accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio di Giovanni Tersigni (36), avvenuto il 7 settembre del 2019 nel centro storico di Crotone nell'ambito di quello che per l'accusa è stato un regolamento di conti per lo spaccio della droga in città.
La sentenza è stata letta questo pomeriggio dal presidente della Corte d'Assise di Appello, Gabriella Reillo. Cosimo Berlingieri, come scoprì la Squadra mobile di Crotone che circa un mese dopo arrestò sei persone coinvolte nel fatto di sangue, doveva sparare a Tersigni solo per un "avvertimento", ma colpì mortalmente il 36enne che si trovava con altre persone in piazza Albani.
La sentenza di oggi ha riguardato anche gli altri imputati nel processo. Tra loro Francesco Oliverio, 32 anni crotonese, mandante dell'omicidio che dopo l'arresto è diventato collaboratore di giustizia permettendo di ricostruire la vicenda. Oliverio, che in primo grado era stato condannato a 18 anni e 9 mesi ha ottenuto una riduzione di pena a 11 anni e 4 mesi di reclusione. Ridotte anche le condanne agli altri componenti del commando.
Paolo Cusato, 33 anni di Crotone, che tentò di far sparire l'arma del delitto dovrà scontare per concorso in omicidio e detenzione di droga 14 anni e 8 mesi di reclusione (in primo grado 18 anni, 9 mesi e 10 giorni); Giuseppe Passalacqua, 35 anni di Crotone, che faceva da palo è stato condannato a 10 anni 9 mesi e 10 giorni (in primo grado 14 anni, 1 mese e 10 giorni); a Dimitrov Dimitar Todorov, 25 anni, che aveva prelevato Berlingieri a Catanzaro portandolo a Crotone, è stata inflitta la condanna a 10 anni di reclusione (12 anni 6 mesi e 20 giorni). Assolto perché incapace di intendere e volere Cosimo Damiano Passalacqua, 26 anni di Catanzaro.