Parla la madre del 16enne ucciso a Mileto dopo la sentenza, 14 anni, inflitta all’imputato reoconfesso: «Mi vergogno di essere italiana»
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«Questa purtroppo è l’Italia, mi vergogno di essere italiana, Francesco oggi non ha avuto giustizia. Sono profondamente amareggiata, perchè fra dieci anni Alex Pititto sarà fuori, sarà libero se calcoliamo che ogni anno avrà uno sconto di pena di tre mesi». È lo sfogo di Marzia Luccisano, mamma di Francesco Prestia Lamberti, il 16enne di Mileto ucciso il 29 maggio dello scorso anno a colpi di pistola da Alex Pititto, suo coetaneo e pure lui di Mileto, condannato oggi a 14 anni di reclusione al termine del processo celebrato con rito abbreviato che è valso per l'imputato uno sconto di pena pari ad un terzo. Sono state poi riconosciute le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti e le attenuanti legati alla minore età.
Una sentenza che non soddisfa affatto i familiari di Francesco Prestia Lamberti, con la madre del giovane che dichiara a lacnews24.it: «La vita di Francesco per la giustizia vale solo dieci anni. Spero di sbagliarmi, non vorrei però che qualcun altro facesse la fine di Francesco. Alex Pititto ha chiesto perdono, ma senza collaborare. E’ troppo facile chiedere perdono in questo modo. Si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere. Siamo amareggiati, chiediamo solo un po’ di rispetto».
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