Il governatore Mario Oliverio ha incontrato, ieri a Roma, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per fare il punto della situazione sui risultati ottenuti dalla gestione commissariale della sanità calabrese. Quello che è emerso, dopo circa un ora di discussione, è che non vi sono segnali di miglioramento anzi, il presidente Oliverio ha espresso, al Ministro e ai tecnici, preoccupazione per il grave stato in cui continua a versare la sanità calabrese dopo cinque anni di commissariamento. Oliverio ha dichiarato che il giudizio "continua ad essere negativo, perché l’unico misuratore è il livello della sanità calabrese che non registra alcuna inversione di tendenza, tutt’altro". Oliverio ha inoltre fatto notare l'inefficacia della gestione organizzativa degli ospedali, gli indici 'Lea' ancora sotto la soglia minima, e la spesa che dal 2014 è tornata a crescere.


Dall'altra parte, il duo commissariale Scura-Urbani, ha provveduto a inviare alla Lorenzin, sempre nelle giornata di ieri, una sintesi dell’attività svolta nei 5 mesi successivi alla nomina. Quello che emerge dal report dettagliato di Scura e Urbani è una situazione diversa da quella drammatica raccontata dal governatore. Secondo i commissari, sono stati raggiunti in Calabria importanti traguardi. "Per la prima volta - scrivono nel documento - le aziende calabresi hanno sottoscritto un accordo di budget nel quale, a fronte di una prima tranche di 649 assunzioni, si impegnano a realizzare risparmi su spesa farmaceutica, acquisizione di beni e servizi, mobilità passiva e a migliorare l'appropriatezza delle prestazioni".