L'uomo, originario di Nicastro, si era trasferito al Nord dopo l'uccisione dei due fratelli in un agguato mafioso. Sigilli a case, terreni e una società operante nel commercio di autovetture
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
I finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Bologna e del Comando provinciale di Catanzaro hanno sequestrato - tra le province di Ferrara e Lamezia Terme - un ingente patrimonio mobiliare ed immobiliare costituito da appartamenti, terreni, auto, conti correnti e una società operante nel commercio autovetture del valore complessivo di oltre 500 mila euro. I beni sottoposti a vincolo sono risultati nella disponibilità di un uomo di 58 anni, Salvatore Torcasio, classe 61, alias Giappone, nato a Nicastro ma residente dagli inizi degli anni 2000 a Jolanda di Savoia, indiziato di appartenere alla cosca di ‘ndrangheta Cerra-Torcasio-Gualtieri egemone a Lamezia.
I legami con i clan
Il provvedimento costituisce l’epilogo delle indagini economico-patrimoniali condotte, ai sensi del cosiddetto “Codice Antimafia”, dalle fiamme gialle del Gruppo di Lamezia Terme e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna sotto la direzione del sostituto procuratore della Repubblica Stefano Orsi della locale Dda e finalizzate al recupero di beni illecitamente detenuti. Gli accertamenti hanno riscontrato, anche sulla base delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, i legami con la criminalità organizzata calabrese del 58enne, i cui fratelli erano stati assassinati nel 2003 in un agguato mafioso, inducendolo a cercare riparo nel ferrarese. Le investigazioni hanno poi permesso di accertare un rapporto di particolare “sproporzione” tra i redditi dichiarati dallo stesso e dal suo nucleo familiare e il patrimonio immobiliare e mobiliare riconducibile alla sua effettiva disponibilità che, di conseguenza, è stato sottoposto a sequestro in quanto ritenuto acquisito con proventi frutto di attività illecite.