Ci sarà un nuovo processo "Meta" per i boss della 'ndrangheta di Reggio Calabria. La Direzione distrettuale antimafia reggina ha ripreso l'azione penale contro i boss Pasquale Condello, detto il "Supremo"; Giuseppe De Stefano e Giovanni Tegano.

Nei loro confronti e nei confronti di Domenico Condello, detto "Gingomma" e considerato il braccio operativo del "Supremo", il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e i sostituti della Dda Sara Amerio, Walter Ignazitto e Stefano Musolino hanno emesso un avviso di conclusione indagini.

L'accusa per tutti è di associazione a delinquere di stampo mafioso e di aver fatto parte di "un articolato organismo decisionale di tipo verticistico". I tre boss erano stati già condannati a pene pesantissime, oltre i 20 anni, dal Tribunale di Reggio Calabria e dalla Corte d'Appello.

 

La Cassazione, però, nel maggio 2019 pur confermando l'impianto accusatorio della Procura aveva annullato, nei confronti dei quattro imputati, la sentenza di primo e secondo grado. In sostanza secondo la Suprema Corte c'era un difetto di correlazione tra la contestazione e la condanna. Essendo deceduto Pasquale Libri, ovviamente, la Dda non ha proceduto con l'azione penale per il boss di Cannavò.