La Corte suprema brasiliana (Stf) ha disposto l'immediata estradizione in Italia di Nicola Assisi, ritenuto affiliato alla 'ndrangheta e arrestato l'8 luglio 2019 a Praia Grande, nello Stato di San Paolo. La seconda camera della Stf ha votato all'unanimità il mantenimento della detenzione e l'estradizione di Assisi in Italia, dove è stato condannato a circa 30 anni di carcere per vari reati tra cui il traffico internazionale di droga.

Sono quindi stati respinti i ricorsi presentati da Assisi per lasciare il carcere di Brasilia, dove si trova attualmente, e passare al regime di arresti domiciliari. I difensori dell'uomo, di 63 anni, originario di Grimaldi nel Cosentino, nelle loro motivazioni avevano affermato che il loro cliente si trova in uno "stato di salute fragile" e che appartiene al gruppo di rischio per la pandemia di coronavirus.