"L'inchiesta 'Ecosistema' della Dda di Reggio Calabria mostra in maniera sempre più netta lo scenario a cui purtroppo la Calabria è ormai abituata. Gli interessi della 'ndrangheta nel settore dei rifiuti, e nelle ecomafie in generale, stanno tenendo sotto scacco la nostra terra". Lo sostiene, in una nota, Legambiente Calabria.   

 

 'Ndrangheta, dalla gestione dei rifiuti al controllo delle elezioni: 14 arresti. Coinvolti politici e imprenditori

 

"I calabresi stanno pagando a caro prezzo - aggiunge - la cattiva gestione e gli interessi di quei politici, amministratori ed imprenditori che fanno della nostra terra una merce di scambio. Consegnare il 'business' dei rifiuti nelle mani dei clan significa destinare il nostro territorio al collasso e condannare anche i cittadini al rischio di essere esposti a sostanze nocive. Desta preoccupazione, infatti, l'allarme lanciato dal procuratore capo della Dda, Federico Cafiero de Raho, sulla possibilità che, 'data la loro spregiudicatezza, non è possibile escludere il rischio di un illecito smaltimento di rifiuti tossici e nocivi insieme a quelli urbani e pericolosi'".   

 

Operazione “Ecosistema”, De Raho: «Interi comuni in mano ai clan»

 

"Auspichiamo - conclude Legambiente Calabria -  una gestione pubblica trasparente che faccia dell'anticorruzione un principio cardine della sua azione, per condannare in maniera severa e definitiva (e con la legge contro gli ecoreati ora si può) coloro i quali barattano il consenso e la raccolta dei voti con gli appalti e le gare di settori strategici per fare gestire in maniera illecita il nostro territorio".