Esce dal processo Quinta bolgia l'ex consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca, mentre dovrà essere processato l'ex responsabile della centrale operativa del 118 Eliseo Ciccone
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Rinvio a giudizio per Eliseo Ciccone e Pietro Rocca, entrambi indagati nell'inchiesta denominata Quinta Bolgia e che ha condotto poi anche allo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, tuttora retta da una terna prefettizia. Il Gup del Tribunale di Catanzaro, Paola Ciriaco, al termine dell'udienza preliminare ha infatti disposto il rinvio a giudizio per Eliseo Ciccone, ex direttore della centrale operativa del 118 di Catanzaro e per Pietro Rocca, amministratore unico della società Rocca servizi. Il primo risponde dell'accusa di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente mentre il secondo è accusato di associazione mafiosa.
L'inchiesta Quinta Bolgia
L'inchiesta ruota attorno all'affidamento dei servizi di onoranze funebri e di ambulanze all'ospedale di Lamezia Terme. Secondo l'ipotesi della Procura, Pietro Rocca avrebbe partecipato ad una associazione dedita all'accapparamento con modalità mafiose della totalità del mercato attraverso la costituzione di una sorta di cartello duopolistico tendente all'esclusione delle altre ditte operanti nel settore avvantaggiando la cosca di 'ndrangheta Iannazzo-Cannizzaro-Daponte operante a Lamezia Terme. In tale contesto Eliseo Ciccone attraverso collusioni o altri mezzi fraudolenti avrebbe turbato il procedimento amministrativo volto all'affidamento del servizio di ambulanze.
Proscioglimento
Non luogo a procedere, invece, per l'ex consigliere comunale di Lamezia Terme, Luigi Muraca, e per Tommaso Strangis, dipendente della ditta Rocca. Era accusato di associazione mafiosa per aver partecipato al sodalizio e per aver caldeggiato l'assunzione di alcune persone all'interno della ditta Rocca. L'ex consigliere comunale di Lamezia Terme rispondeva in concorso con Eliseo Ciccone di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente in relazione all'affidamento del servizio di ambulanze. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Nunzio Raimondi, Piero Chiodo, Anselmo Torchia. Gli ultimi due legali difendono i due imputati prosciolti.