Clima surreale a Sant'Eufemia d'Aspromonte questa mattina dove sono ancora in corso le perquisizioni. Comune sbarrato e dipendenti fuori dagli uffici. La‘ndrangheta – secondo quanto riferisce la nota diramata dai carabinieri riguardante l’operazione Eyphemos che ha portato a 65 arresti - era riuscita a collocare propri membri ai vertici del governo, dell’assemblea elettiva e all’interno degli apparati dell’amministrazione comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte.



Con il ruolo di capo, promotore ed organizzatore dell’associazione mafiosa - si legge nella nota degli inquirenti - è stato arrestato in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere il vice sindaco, Cosimo Idà, artefice secondo l'accusa di diverse affiliazioni che avevano determinato un forte attrito con le altri componenti del locale di ‘ndrangheta eufemiese e l’alterazione degli equilibri nei rapporti di forza tra le varie fazioni interne allo stesso.

Con la contestazione di partecipazione all’associazione mafiosa sono stati arrestati in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere il presidente del Consiglio comunale Angelo Alati quale mastro di giornata della cosca, il responsabile dell’Ufficio Tecnico ingegnere Domenico Luppino, referente della cosca in relazione agli appalti pubblici del comune e Domenico Forgione, inteso “Dominique”, consigliere comunale di minoranza, che aveva il compito di monitorare gli appalti del comune per consentire l’infiltrazione da parte delle imprese riconducibili alla cosca eufemiese. Tra gli arrestati figura anche il neoconsigliere regionale Domenico Creazzo.