Di origini lametine, condannato nell’ambito delle inchieste Chimera e Dioniso, negli anni Settanta tenne la regia di sequestri e omicidi
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Il boss Nino Cerra, alias "il vecchio", è morto all’età di 72 anni nel carcere di Parma, dov’era detenuto in regime di 41bis. Cerra, deceduto per cause naturali, era stato condannato nell’ambito delle operazioni Chimera e Dioniso (13 anni e 4 mesi nel primo caso, 14 anni nel secondo).
Il boss, che aveva lasciato Lamezia Terme scegliendo Milano quale base per i suoi crimini, era considerato una figura di spicco della ‘ndrine lametine e calabresi.
Stando a quanto emerso nell’inchiesta Chimera era al vertice della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri. L’uomo fu ritenuto uno dei mandanti del delitto del sovrintendente di Polizia Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano. Accusa dalla quale fu assolto nel 2009.
Secondo quanto ricostruito nelle diverse inchieste che lo hanno riguardato, negli anni Settanta Cerra fu protagonista dell’era dei sequestri di persona nonché di diversi omicidi. In particolare, venne accusato del rapimento di Fabrizio Marotti e di Tullia Cauten.