Viene confermato anche in secondo grado l'impianto accusatorio che nel giugno del 2017 aveva fatto scattare l'operazione Filo Rosso coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro il clan Giampà di Lamezia Terme. In dieci, già condannati in primo grado con rito abbreviato dal Gup del Tribunale di Catanzaro, aveva chiesto la riforma della sentenza. La seconda sezione della Corte d'Appello di Catanzaro ha oggi assolto Roberto Castaldo perchè il fatto non sussiste.

 

Ha invece rideterminato la pena per Giovanni Gianluca Notarianni in 16 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione; per Saverio Giampà in 11 anni e 8 mesi di reclusione; per Luigi Leone in 8 anni, 7 mesi e 10 giorni di reclusione; per Giuseppe Cappello in 8 anni, 7 mesi e 10 giorni; per Michele Bentornato in 4 anni, 5 mesi e 10 giorni assolto dal reato di associazione mafiosa; per Michael Mercuri in 1 anno e 4 mesi e per Alberto Giampà in 4 anni, 5 mesi e 10 giorni. Confermata la pena inflitta già in primo grado a Pasquale Notarianni mentre Sergio Vescio è stato condannato 3 anni e 4 mesi di reclusione.

 

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Antonio Lomonaco, Antonio Larussa, Francesco Gambardella, Gregorio Viscomi, Lucio Canzoniere, Pasquale Naccarato e Gianluca Careri.