La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente della regione Calabria Mario Oliverio nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità nell'uso di fondi per la promozione del turismo. Chiesto il processo anche per Mauro Luchetti, legale rappresentante di Hdrà, la società romana che si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi, e per l'ex parlamentare del Pd Ferdinando Aiello. L'accusa è peculato. L'udienza dal gup è stata fissata per il 25 febbraio 2020.

 

Le indagini – avviate dal sostituto procuratore di Catanzaro Graziella Viscomi - si erano chiuse all’inizio di dicembre. Secondo gli inquirenti, il governatore si sarebbe appropriato di fondi pubblici provenienti dal Piano di azione e coesione distogliendoli dalle finalità loro proprie e utilizzandoli a meri fini privati: la promozione della propria immagine politica. In particolare, circa 100mila euro sarebbero stati impiegati dalla Regione per assicurare la partecipazione di Oliverio, nel luglio del 2018, agli Incontri di Paolo Mieli, un evento culturale organizzato da Hdrà nella cornice del Festival dei due Mondi.
Dietro le spese rendicontate dalla Hdrà, però, non vi sarebbe stata alcuna finalità di promozione turistica della Calabria «ma un'operazione di mero tornaconto politico» di Oliverio.

 

Le tappe della vicenda partita da una nostra inchiesta giornalistica

 

Nella ricostruzione effettuata dalla Guardia di Finanza centrali risultano le interviste di Paolo Mieli a diversi personaggi e ospiti (Raffaella Carrà, Paola Cortellesi, Marco Travaglio e Francesco Starace) «nessuno dei quali - annota il pm - connesso alla Regione Calabria e fautore di una promozione in favore di questa terra».

 

«Men che meno - prosegue il magistrato - il risultato sperato di promozione del turismo del territorio si è avuto con l'intervista al governatore regionale. La registrazione videointegrale dell'intervista di Mieli della durata di circa quaranta minuti ha consentito un'analisi che esclude categoricamente una finalità diversa dalla propria promozione personale e politica ed una conseguente congruità della spesa».

 

Nel luglio scorso, la Guardia di finanza aveva eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per 95.475 euro nei confronti di Oliverio. Fondi liberati dopo 3 giorni con la revoca del provvedimento da parte dello stesso gip su richiesta del pm.

 

L'ex parlamentare Aiello, secondo l'accusa, avrebbe messo in contatto Oliverio con la Hdrà, "istigandone la partecipazione e partecipando lui stesso, sebbene privo di titolo, a spese della Regione Calabria"