Oliverio a Spoleto, la Procura: «Propaganda con soldi pubblici»

I dettagli dell'inchiesta che è costata al governatore l'accusa di peculato. Quaranta minuti di intervista e quattro video mai visionati da alcuno. Il pm: «Pochi riferimenti alla promozione turistica calabrese, solo temi politici». E nell'intervista Mieli arrivò a paragonarlo Gioacchino da Fiore 

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di Luana  Costa
5 agosto 2019
13:44

«La Guardia di Finanza ha accuratamente esaminato le spese rendicontate dalla Hdrà evidenziandone la palese incongruenza con qualsiasi finalità di promozione turistica della Regione Calabria». Sono perentorie le accuse mosse dal sostituto procuratore, Graziella Viscomi, nel provvedimento di richiesta di sequestro preventivo avanzato nei confronti del governatore Mario Oliverio e Mauro Lucchetti, presidente della Hdrà Spa, entrambi accusati di peculato per aver distratto fondi pubblici.

«Risulta, infatti, che non vi è stata promozione turistica regionale - si legge nel provvedimento - ma un'operazione di mero tornaconto politico di Oliverio, che ha avuto un vero e proprio endorsement, della sua immagine, propagandata con i soldi pubblici ed un corrispettivo guadagno della Hdrà che ha avuto un finanziatore per il proprio talk show». 


 

Nella ricostruzione effettuata dalla Procura centrali risultano le interviste di Paolo Mieli a diversi personaggi e ospiti (Raffaella Carrà, Paola Cortellesi, Marco Travaglio e Francesco Starace) «nessuno dei quali - annota il pm - connesso alla Regione Calabria e fautore di una promozione in favore di questa terra». «Men che meno - prosegue il magistrato - il risultato sperato di promozione del turismo del territorio si è avuto con l'intervista al governatore regionale. La registrazione videointegrale dell'intervista di Mieli della durata di circa quaranta minuti ha consentito un'analisi che esclude categoricamente una finalità diversa dalla propria promozione personale e politica ed una conseguente congruità della spesa»

Il pubblico presente all'incontro - si legge ancora nell'ordinanza - era composto da circa 100 o 150 spettatori. Il dialogo si apre con l'introduzione del giornalista che elogia il presidente Oliverio ripercorrendone il profilo politico. Oliverio parla della propria esperienza con il giornalista, il quale paragona il presidente della Regione al personaggio storico Gioacchino da Fiore. Successivamente Mieli chiede il perchè dopo quattro legislature Oliverio abbia deciso di tornare nella propria regione, si parla poi del fenomeno dei migranti e si discute infine dell'assemblea del partito democratico che ritorna anche più tardi nell'intervista riguardante la disfatta elettorale. Il colloquio si chiude al minuto 40 con l'augurio da parte di Mieli di rivedersi a Spoleto ogni cinque anni. «In altre parole a parte la figura politica di Oliverio - si legge nel provvedimento - non vi è promozione alcuna».

 

Fra il materiale di rendicontazione trasmesso dalla Hdrà alla Regione Calabria vi sono, inoltre, ulteriori quattro contributi video di pochi minuti, anche tali video rappresentano un'intervista ad Oliverio. «Non risulta che tali video siano stati divulgati al pubblico in alcun modo», scrive il sostituto procuratore Viscomi. «In buona sostanza all'interno di quattro video della durata complessiva di meno di dieci minuti vi sono poche parole riferite al turismo calabrese. La maggior parte del tempo viene impiegata per argomenti di natura politica. Peraltro non è stato neppure possibile comprendre se i video in questione abbiano ricevuto una divulgazione. In un caso la spesa si rivelerebbe completamente inutile poichè nessuno li avrebbe mai visionati; nell'altro caso la spesa sarebbe comunque ed evidentemente incongrua poichè neppure il 50% del tempo speso per l'intervista sarebbe conforme all'obiettivo di promozione turistica perseguito».


Luana Costa

 

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