Nell'ambito dell'udienza preliminare seguita all'inchiesta per 'ndrangheta denominata Altanum, il gip di Reggio Calabria Vincenza Bellini ha rinviato a giudizio 13 dei 18 imputati (gli altri cinque hanno scelto il rito abbreviato). L'inchiesta della Dda di Reggio Calabria riguarda i dissidi e gli scontri tra i due gruppi storici di 'ndrangheta di Cittanova e San Giorgio Morgeto, i Facchineri e i Raso, per il dominio della 'locale' calabrese, e le diramazioni nel nord Italia, in particolare in Valle d'Aosta, Emilia-Romagna e Toscana.

Gli indagati a processo

Dalla tentata estorsione di Giuseppe Facchineri all'impresario Giuseppe Tropiano, che ha realizzato il parcheggio pluripiano dell'ospedale Parini di Aosta, secondo i carabinieri è scaturito nel 2011 anche l'omicidio di Salvatore Raso, che aiutava il costruttore nella trattativa estorsiva. Saranno processati davanti al tribunale di Palmi (udienza il 9 settembre alle 9.30 in aula bunker) Mario Gaetano Agostino, di 76 anni, nato a Carpanzano (Cosenza), Michele Raso (58), Vincenzo Raso (67), Vincenzo Raffa (43), Giorgio Raffa (50), Giuliano Sorbara (47), Raffaele Sorbara (50), Tommaso Fazari (59), Michele Fonte (57) - tutti nati a San Giorgio Morgeto (Reggio Calabria) - Giuseppe Facchineri (50) nato a Cittanova (Reggio Calabria), Maurizio Napoli (58) nato a Taurianova (Reggio Calabria), Veronica Fonte (32) nata ad Aosta e Gianluca Cammareri (31) nato a Cinquefrondi (Reggio Calabria).

Rito abbreviato

Gli altri cinque imputati hanno invece ottenuto il rito abbreviato e per loro il processo davanti al gup di Reggio Calabria inizierà il 21 settembre. Si tratta di Giuseppe Facchinieri (59) nato a Cittanova (Reggio Calabria), Giuseppe Chemi (60) nato a Taurianova (Reggio Calabria), Roberto Raffa (44) nato a San Giorgio Morgeto, Vincenzo Facchinieri (53) nato a Cittanova (Reggio Calabria) e Salvatore Facchineri (46) nato a Cittanova (Reggio Calabria). Sono parti civili la Regione Valle d'Aosta, la città metropolitana di Reggio Calabria, i comuni di Cittanova e di San Giorgio Morgeto. Gli arresti (13 in tutto) erano scattati il 17 luglio 2019.

 

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