«Ho avuto l’occasione di poter conoscere un personale medico straordinario. Ho trovato tante eccellenze e competenze e credo che questo debba dare alla politica una responsabilità ancora più grande per fare in modo che il personale possa lavorare nelle condizioni migliori». Ha esordito così il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, in visita all'ospedale di Acri a prosecuzione del suo impegno di visite istituzionali in una due giorni di incontri in Calabria.

Dopo il confronto di ieri con il presidente della Regione Roberto Occhiuto alla Cittadella, l’esponente di Governo, ha visitato durante la mattinata odierna prima il nosocomio di San Giovanni in Fiore per poi fare tappa al "Beato Angelo" di Acri

«Ho visitato due ospedali dell’entroterra - ha affermato Costa che poi si è concentrato sulla situazione delle aree disagiate -, Il Covid ci ha insegnato come ci sia bisogno di aumentare i servizi sul territorio e strutture come queste possono essere certamente importanti. Dobbiamo valorizzarle e potenziarle anche attraverso le risorse del Pnrr per investire nel modo corretto e poter garantire il diritto alla salute in tutto il nostro Paese e anche nelle aree interne calabresi».

Costa, ricevuto dal sindaco di Acri Pino Capalbo e dal delegato alla Sanità del Comune Fausto Sposato, ha fatto visita ai vari reparti del nosocomio, dove ha incontrato anche il direttore sanitario dell'Asp Martino Rizzo, il direttore dello Spoke Corigliano Rossano Pierluigi Carino, il capo dipartimento di Medicina e primario di Acri e Corigliano Luigi Muraca, oltre a personale medico e paramedico del presidio sanitario acrese. Presente anche il consigliere provinciale Salvatore Palumbo. 

Durante il colloquio con il primo cittadino, Costa ha sostanzialmente confermato e lasciato intendere come sia abbastanza difficile, se non impossibile, che il presidio sanitario acrese possa diventare un ospedale genele, precisando che al momento, il P.O. di Acri non può svolgere attività di chirurgia di urgenza ma solo di chirurgia elettiva. Lo stesso Capalbo, attualmente candidato alle elezioni amministrative per la riconferma a palazzo Gencarelli, ha poi ribadito la necessità di condurre una campagna elettorale «senza false promesse dal punto di vista della Sanità».  Capalbo ha dunque sottolineato l’importanza di avere «un sistema sanitario stabile lamentando una rotazione eccessiva di figure commissariali che precludono qualunque forma di programmazione». Lo stesso ha ribadito che c’è «la necessità di chiarezza sulla sanità e che non si possono accettare proposte in controtendenza con quanto previsto dai decreti ministeriali e commissariali». Pertanto «chi sbandiera una riapertura di punti nascita o di chirurgie d’urgenza prende in giro i cittadini e l’intero comprensorio. Ha poi auspicato «una unione delle forze politiche su un tema importante come quello della sanità pur tenendo conto di visioni diverse sulla tematica». 

Il Sottosegretario ha dunque parlato della carenza di personale, che rappresenta uno dei principali problemi per l'ospedale acrese. Un ostacolo, quello del personale, da superare per poter puntare a un rilancio del presidio di montagna, punto di riferimento sanitario per un vasto comprensorio, che oltre alla popolazione di Acri, comprende molti comuni arbereshe distanti, sotto il profilo orografico e per tempistiche di percorrenza viaria, sia dall’Hub di Cosenza che dallo spoke di Corigliano Rossano:  «Bisogna introdurre qualche criterio di premialità - ha commentato Costa -, perché fare il medico significa già di per sé dedicare la propria vita alla collettività, farlo in zone disagiate e più difficilmente raggiungibili è una situazione ancora più problematica. Io credo - continua - che bisognerebbe quindi introdurre una maggiore premialità, per cercare di far tornare più attrattive queste zone».

Ed ancora: «Garantire servizi nell’entroterra significa garantire i presidi sanitari, e far sì che quell’entroterra continui a vivere. C’è anche un valore sociale nel preservare e migliorare la presenza di queste realtà, e di questi servizi, che va oltre i servizi stessi».

L'incontro con Zanfini e Cofone

Dopo la visita istituzionale presso l'ospedale, il Sottosegretario alla Salute, di Noi con l'Italia, si è diretto nella sede che ospita la coalizione Natale Zanfini, accompagnato da Franco Pichierri e Antonio Gerace, rispettivamente responsabile del Dipartimento Sanità della Direzione Nazionale del partito di Maurizio Lupi e segretario provinciale della stessa formazione politica che alle prossime elezioni amministrative ad Acri è schierata proprio con Zanfini. 

«Appena si annuncia la venuta del sottosegretario ad Acri c'è chi si è appropriato della stessa - afferma Zanfini, con un velo di polemica, durante l'intervento di saluti al Sottosegretario -. Se Costa è qua il merito è solo nostro. È scontato che sia stato avvisato il sindaco attuale, che oltre ad appropriarsi della visita, ha commesso un grosso errore non invitando né me, né tantomeno l'altro competitor (Cofone ndr) a visitare l'ospedale insieme al vice ministro». All'interno della sede della coalizione Zanfini presente anche Angelo Giovanni Cofone, candidato alla poltrona di primo cittadino sostenuto da Movimento 5 stelle e Sinistra italiana (prove di alleanze in vista di un eventuale turno di ballottaggio ?).

Andrea Costa ha poi sostanzialmente dimostrato la sua vicinanza alla candidatura di Natale Zanfini: «Viviamo in una fase dove la sfiducia nella politica e nelle istituzioni è ancora alta - afferma - ma possiamo recuperarla grazie a esperienze come queste, ripartendo dal territorio e dall'ascolto. Con questo spirito non sarà difficile tra pochi giorni (rivolgendosi a Zanfini ndr) avere un sindaco capace qui ad Acri, ma soprattutto avere un primo cittadino che ha ben chiare quelle che sono le esigenze e le difficoltà che ci sono dal punto di vista medico. Questo è un valore aggiunto». 

Ed ancora: «Sono contento di essere qui, perchè dopo tanti impegni istituzionali, è bello avere l'opportunità di un evento più politico e partitico, ma è anche un dovere da parte mia perchè oggi ricopro un ruolo importante e credo che ciò mi porta a dover mettere a disposizione il mio ruolo a servizio di quelle comunità che hanno voglia di costruire un percorso politico». Costa lancia anche un messaggio ai presenti: «Vi chiedo un ultimo sforzo - afferma - le campagne elettorali vanno avanti fino all'ultimo giorno e soprattutto oggi in un momento in cui troppi cittadini non vanno a votare, bisogna dedicare tempo da qui a domenica per parlare con il maggior numero di persone e far capire che c'è un nuovo modo per gestire il Comune. La grande parte indecisa è quella la nostra sfida. I tifosi invece sono già in campo». In conclusione, rivolgendosi a Zanfini: «Sono convinto che tornerò ad Acri per festeggiare insieme».