Ha un volto e soprattutto un nome l’esecutore dell’omicidio di Francesco Timpano, il 45enne di Limbadi ucciso da 5 colpi di pistola domenica 12 agosto, in pieno giorno, mentre si trovava in un lido balneare di Nicotera Marina. I carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo e quelli della Compagnia di Tropea, impegnati nelle indagini coordinate dal sostituto procuratore di Vibo Ciro Luca Lotoro e seguite con interesse dalla Dda di Catanzaro, potrebbero presto chiudere il cerchio ed assicurarlo alla giustizia. Un contributo decisivo per identificare l’autore dell’omicidio, compiuto in spiaggia in presenza di diversi testimoni, tra i quali la moglie della vittima, sarebbe arrivato dalle immagini registrate dalla telecamere degli impianti di videosorveglianza della zona, una delle quali posizionata proprio sopra la doccia dove Timpano si era recato poco prima di essere attinto dalla scarica mortale.

Le telecamere avrebbero ripreso il killer

Telecamere che avrebbero dunque inquadrato chiaramente il killer, che ha agito a volto scoperto, e alla cui ricerca fin da subito si sono messi i militari dell’Arma presidiando il vasto comprensorio nicoterese e tentando di braccare il ricercato. Sul fronte delle indagini relative al movente che ha mosso la mano dell’omicida, resta privilegiata la pista che collega il delitto Timpano al raid punitivo messo in atto lo scorso 11 maggio tra Nicotera e Limbadi da Francesco “Ciko” Olivieri. In quell’occasione, il 31enne nicoterese (recentemente finito nelle maglie dell’inchiesta “Giardini segreti” sull’organizzazione dedita alla coltivazione e allo spaccio di marijuana capeggiata da Emanuele Mancuso), mosso da propositi di vendetta per l’omicidio del fratello Mario avvenuto nel 1997, uccise i pensionati Giuseppina Mollese e Michele Valerioti ferendo altre tre persone all’interno di un bar, tra le quali vi era Vincenzo Timpano, fratello della vittima di Nicotera Marina.

Misure straordinarie nei confronti dei superstiti della strage di Olivieri

A tal proposito sono state intensificate le misure di vigilanza nei confronti di tutti “superstiti” della folle azione di Olivieri, tra le quali vi è anche Pasquale Pagano, medico di guardia a Nicotera all’epoca della morte di Mario Olivieri e ritenuto da “Ciko” tra i responsabili del suo decesso. In cima alla "black list" di Olivieri vi era peraltro proprio lo stesso Francesco Timpano che, in quella circostanza, si vide bersagliate casa e auto da diversi colpi di fucile. Sull’omicidio al lido “Il gabbiano” si è incentrato anche il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Giuseppe Gualtieri, al quale ha preso parte anche il viceprefetto e membro della commissione straordinaria che regge il Comune nicoterese, Michela Fabio


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