Tanta preoccupazione e rabbia dopo la circolare con cui ieri il Ministero dell'Interno ne ha disposto il trasferimento. Un gruppo di giovani ha incontrato il sindaco, attualmente ai domiciliari
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Non c'é tensione tre i migranti che vivono a Riace, dopo la circolare con cui ieri il Ministero dell'Interno ne ha disposto il trasferimento, ma preoccupazione e rabbia sì. Sentimenti che un gruppo di giovani che vivono da tempo nel centro del reggino ha voluto esprimere direttamente al sindaco, Domenico Lucano, andando nella casa in cui dal 2 ottobre si trova agli arresti domiciliari. «Non vogliamo andare via da Riace. Qui c'é la nostra nuova vita» hanno detto i migranti a Lucano.
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