Arresto Lucano, Iacucci: «Rispettare magistratura. A Riace, progetto nobile»

Il presidente della Provincia di Cosenza esprime vicinanza al sindaco della città dell’accoglienza: «Sono certo – aggiunge – chiarirà tutti gli aspetti che gli vengono contestati». Annunciato un incontro per discutere del Decreto Salvini

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di Redazione
3 ottobre 2018
14:57
Cosenza, il presidente Iacucci
Cosenza, il presidente Iacucci

«Ho voluto aspettare per esprimere la mia opinione sull’arresto di Mimmo Lucano perché ritengo che il lavoro della magistratura vada sempre rispettato e che tutta la vicenda rischi di essere strumentalizzata per il particolare clima politico che l’Italia sta vivendo» dichiara il presidente della Provincia di Cosenza Francesco Iacucci.

«Solidarietà a Lucano»

«Innanzitutto desidero esprimere la mia solidarietà personale e istituzionale al sindaco Lucano, persona straordinaria e dalla grande umanità, che, sono certo, chiarirà tutti gli aspetti che gli vengono contestati come è giusto che sia. Le dichiarazioni del procuratore di Locri che afferma di non voler processare il modello Riace che definisce un progetto nobile mi confortano. Così come sono di conforto le manifestazioni spontanee e le tante dichiarazioni di vicinanza. Riace è un simbolo di accoglienza e di integrazione che ha dato speranza all’Italia intera e per questo mi auguro non venga macchiato da questa indagine».


«Rispetto per il lavoro della Magistratura»

«Se illeciti o infrazioni sono stati commessi spetta solo alla Magistratura stabilirlo, occorre però ricordare che il garantismo è un principio cardine della democrazia: Mimmo Lucano è innocente fino a prova contraria.  Nonostante il clamore mediatico e l’inevitabile simpatia umana, bisogna, però, fare una riflessione seria sull’immigrazione e sui tanti sindaci che devono gestire l’emergenza e che spesso si sono ritrovati a farlo da soli come ha sottolineato anche il Presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. Non è un problema di Riace ma un problema dell’Italia intera soprattutto di fronte ad un Governo che alimenta l’odio sociale e che prospetta tagli e chiusure di Sprar che, a parte i casi sporadici di malaffare, sono stati molto efficaci nel gestire un’emergenza che è prima di tutto umanitaria. Tra l’altro, voglio ricordare che oggi ricorre l’anniversario della tragedia di Lampedusa in cui persero la vita 368 migranti».

Il decreto Salvini

«Il decreto Salvini sugli Sprar desta, infatti, molta preoccupazione. Sparisce la dicitura motivi umanitari dal Testo unico del 1998 (dl 25/98) che regola l’immigrazione, e con essa la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno se non per casi speciali e secondo alcuni esperti produrrà l’effetto contrario cioè molti più irregolari. Per questa ragione, mercoledì 10 si terrà in Provincia di Cosenza un tavolo tra sindaci della provincia in cui sono attivi progetti Sprar e gli operatori degli stessi per fare il punto della situazione ed una analisi e valutazione del Decreto da sottoporre al presidente della Repubblica».

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