«Il blitz era programmato per la notte tra giovedì e venerdì, ma una fuga di notizie ci ha fatto impazzire: rischiavamo di perdere tutto e abbiamo deciso di anticipare l’operazione di 24 ore».
Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri esprime tutta la tensione che ha preceduto il maxi blitz di questa notte che è costato l’arresto a 334 persone, per un totale di 416 indagati (TUTTI I NOMI).
«Oggi è giornata storica e non solo per la Calabria – ha detto Gratteri aprendo la conferenza stampa di questa mattina -. È il mio pensiero, che ho dedicato più di 30 anni del mio lavoro a questa terra. Tutto è partito dal 16 maggio 2016, giorno in cui mi sono insediato. Era importante avere un'idea una strategia, un sogno, una rivoluzione. Ho pensato questo il giorno del mio insediamento: smontare la Calabria come un Lego e poi rimontarla piano piano. Era necessario fare sinergia, mettere a frutto l'intelligenza e la professionalità dei miei ragazzi, tutti magistrati giovani e straordinari».

I dettagli del blitz anti 'ndrangheta 

Il magistrato, dunque, ha rimarcato come l’operazione Rinascita-Scott sia il frutto di lavoro portato avanti da anni «Il 16 maggio 2016 – ha raccontato - qui non avevano gli occhi per piangere ma io ci ho creduto. La mattina del 17 maggio eravamo già ad interrogare Mantella. Avevo bisogno di grandi investigatori, quelli che oggi mi circondano. È intervenuto il Ros: grandi uomini, specialisti. Oltre metà del Ros dedicata a questa indagine».

L'operazione anticipata per una fuga di notizie

Poi è tornato sulle continue fughe di notizie, che – ha detto - «ci hanno "ballare" per un anno». «L’Operazione doveva avvenire domani mattina e molti degli arrestati lo sapevano. Ieri sera siamo impazziti: anticipare l’azione programmata di 3mila carabinieri non è cosa facile, non eravamo pronti. Ma grazie a tutti gli uomini in campo è stato possibile anticipare tutto».