Tre gli omicidi contestati dalla pubblica accusa che aveva chiesto due ergastoli. Per i giudici gli imputati non hanno commesso il fatto
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La Corte d’Assise di Locri, dopo una lunga camera di consiglio, ha messo un punto fermo alla cosidetta faida di Platì. Bruno Polito, difeso dagli avvocati Leopoldo Marchese ed Alessandra Marchese, e Antonio Spagnolo, difeso dagli avvocati Giuseppe Iemma e Carlo Morace, sono stati assolti dalle pesanti imputazioni a loro contestate.
Gli imputati erano stati accusati di essere responsabili degli omicidi di Trimboli Antonio Giuseppe (scomparso nel luglio 2001), Trimboli Rosario e Trimboli Saverio (novembre 2001). Per tali fatti di sangue, l’ufficio di Procura aveva chiesto per i due imputati la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per anni tre.
I giudici, però, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, nel corso della quale sono stati sentiti diversi collaboratori di giustizia, tra cui Agresta Domenico, Varacalli Rocco e Marando Rocco, hanno ritenuto, accogliendo le tesi difensive, di assolvere entrambi gli imputati per “non aver commesso il fatto”.
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