Ancora un altro ingente sequestro di sostanza stupefacente dei Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, nel Vibonese. Questa volta, ad intervenire direttamente sono stati i militari della Stazione Carabinieri di Dinami – guidati dal maresciallo Gianluca Perrotta – che, ieri pomeriggio, nella frazione Monsoreto, hanno dato esecuzione ad un particolare servizio di contrasto alla coltivazione di sostanze stupefacenti. I Carabinieri, infatti, durante il minuzioso rastrellamento in località “Volpara”, hanno rinvenuto oltre 2.500 piante di “Cannabis indica” (della varietà “olandese nana”), in perfetto stato vegetativo, coltivate su un’area demaniale, da soggetti tutt’ora in corso di identificazione. Le piante erano ben nascoste tra la fitta vegetazione ma la zona era, già da qualche tempo, attentamente monitorata dai militari dell’Arma.

 

Avrebbe fruttato 13 milioni di euro

Dalle piante sequestrate – circa 3 tonnellate –, si sarebbero potuti ricavare non meno di 1.300 chili di stupefacente, che avrebbero fruttato, allo spaccio al dettaglio, circa 13 milioni di euro; questo lascia, ovviamente, immaginare l’entità degli interessi che si aggirano intorno al mercato illegale di droga. Dei vegetali è stata subito disposta la distruzione dall’autorità giudiziaria di Vibo Valentia.

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Nell’ambito della lotta alla produzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dai  Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, dal solo febbraio scorso, sale a oltre 3.100 il numero delle piante sequestrate, per oltre 3 tonnellate di sostanza stupefacente, 18 persone arrestate e 2 denunciate in stato di libertà.