Il caso

Divelta una panchina dedicata alle vittime di mafie e inaugurata dal procuratore Gratteri a Bitonto. Il sindaco: «Atti di prepotenza»

L’installazione era nata in ricordo di una donna di 84 anni uccisa nel corso di uno scontro armato tra clan mafiosi. Il magistrato: «La memoria è la storia»

di Redazione Cronaca
30 agosto 2024
18:53

Uno schiaffo alla legalità. È così che è stato interpretato il gesto di ignoti che, nel cuore di Bitonto, in piazza Caduti del Terrorismo, hanno divelto e lanciato dall’altra parte della piazza una panchina, appena installata, dedicata alla memoria di una vittima di mafia: Anna Rosa Tarantino, una donna di 84 uccisa il 30 dicembre 2017 nel corso di uno scontro armato tra clan mafiosi.

La panchina era stata installata in occasione dell’incontro, nello stesso luogo, con il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, che ha presentato il suo ultimo libro, Il Grifone, e ha affermato: «La memoria è la storia. Per capire il presente dobbiamo ricordare gli uomini e le donne che ci hanno preceduti che con i loro comportamenti hanno dato un piccolo o un grande insegnamento. La memoria è fondamentale per capire come mai ancora oggi siamo qui a parlare di mafie di corruzione».
Poche ore dopo queste parole è stato compiuto l’atto vandalico.


La panchina è stata subito riposizionata e il sindaco di Bitonto ha tenuto a far sapere che chi ha compiuto l’atto vandalico crede «di aver fatto chissà quale danno noi la riposizioneremo dov'era e aumenteremo i controlli. Questi sono atti di prepotenza indicibili - ha concluso il sindaco - dimostreremo che noi ci siamo e siamo i più forti ».

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