Un televisore in offerta da 40 pollici costa intorno ai 250 euro. Se dovete scegliere un regalo di Natale, piuttosto che un biglietto per tornare in Calabria in vacanza comprate una nuova tv: il costo è quello. Già, perché i biglietti rimasti, pochi, per tornare da Roma a Reggio Calabria, ad esempio, variano dai 150 ai 260 euro. È la solita storia che si ripete ogni anno. I prezzi dei treni per la Calabria, nel weekend che precede il 25 dicembre, subiscono un’inflazione che non ha precedenti. E che ogni anno sembra aumentare di più. Non che i bus abbiano costi ridotti, anzi: l’aumento percentuale sfiora il 530%.

Prezzi dei treni per la Calabria, posti tutti occupati (e resta solo la executive)

Partiamo dai treni: Roma-Cosenza il 16 dicembre alle 23:26, da Ostiense, costa 49,20 euro. All’alba del 18 dicembre, da Termini, 33, 80 euro. Due giorni dopo, invece, il sabato in cui presumibilmente in molti si metteranno in viaggio, non si trovano più biglietti e quelli che restano costano almeno il doppio: da Termini a Cosenza a partire da 92,70 euro (rincaro del 174%); sempre Termini-Cosenza alle 16:35 106,70 euro (rincaro del 215%); alle 18,20 124,70 euro (rincaro del 270%).
Da Bologna a Cosenza sono disponibili solo le tariffe executive, che partono da 256 euro. Il 22, la domenica prima di Natale, un biglietto base da Termini a Paola su Frecciarossa costa 85 euro ed è in esaurimento. L’Intercity? 64 euro.

Trasporto su gomma, aumenti che superano il 500%

Non va meglio su gomma: Flixbus, la principale azienda che si occupa di trasporti su gomma, passa da 19,99 a 52,99, con un rincaro del 165%. Ma questo è solo il prezzo più basso, con un solo posto disponibile. I costi medi degli altri pullman variano da un minimo di 57 euro a un massimo di 106, per una media di 82 euro circa a biglietto. Roma-Reggio Calabria, passa da 19 euro ad una forbice tra gli 80 e i 126 euro, mentre la tratta Roma-Cosenza ha un prezzo medio di circa 13 euro. Il rincaro, dunque, sale al 530%.
Natale caro per tornare a festeggiare in famiglia. Un lusso che non tutti si possono permettere.

Le testimonianze dei fuorisede

E sono tanti i lavoratori e gli studenti che vogliono trascorrere il Natale vicino ai propri affetti. Molti di loro hanno fatto dei veri e propri salti mortali per tornare in Calabria. «Ho prenotato un mese fa –racconta Matteo, ricercatore universitario di stanza a Coventry che rientrerà da Roma – e ho puntato l'Intercity perché il costo del Freccia era già sui 120 euro». A Matteo fa eco Federica, che è già rientrata da qualche giorno. «Sono stata fortunata perché posso lavorare in smartworking. Vivo e lavoro a Bologna da diverso tempo e ho visto i prezzi costantemente aumentare – spiega – e se non avessi avuto la possibilità di accedere da remoto al mio ufficio, probabilmente non sarei riuscita a tornare, proprio per via dei costi».

Il ritorno? Accompagnato dai genitori

Agnese e Valentina, che vivono insieme a Roma, sono rispettivamente una studentessa e una lavoratrice fuorisede. «Sono riuscita – racconta Agnese – a prenotare circa un mese fa, quando ci hanno annunciato la fine dei corsi, e ho contenuto la spesa. Ma negli altri anni spesso ci davano comunicazione a ridosso del Natale. Dovevamo fare i salti mortali per spendere meno, magari dividendo la benzina con qualcun altro».
Ancora più surreale la storia che racconta Valentina. «All'andata ho preso il biglietto con largo anticipo, per il ritorno invece mio padre accompagnerà me e mia sorella da Cosenza fino a Roma e Bologna il 5 gennaio perché i prezzi erano eccessivi». Natale con i tuoi? Sì, ma solo se prenoti prima.