Manifestazione per il 28 enne deceduto nel novembre 2024: «Vogliamo sapere cosa è successo». Si attende l’autopsia disposta dagli uffici giudiziari del capoluogo
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Manifestazione davanti al Palazzo di giustizia di Messina di familiari e amici di Ivan Lauria, il detenuto messinese morto a 28 anni nel carcere di Catanzaro il 15 novembre 2024. Una fine inaccettabile per Michela Lauria, la madre che adesso chiede giustizia: «Chiedo verità e giustizia per mio figlio. Finora si sa poco, voglio capire cosa è successo. Non solo voglio sapere il motivo del decesso, ma anche cosa è accaduto prima, dal 2 al 15 novembre, voglio risposte».
«Siamo qui per Ivan e per tutti i detenuti che perdono la vita o perdono i loro diritti in carcere. Il carcere deve essere un luogo di rieducazione non un posto dove una persona invalida al 75% come Ivan perde la vita a 28 anni», aggiunge l'avvocato Pietro Ruggeri che assiste la madre del giovane.
Per questa morte c'è un'inchiesta della procura di Catanzaro. Si attende l'autopsia. A dare solidarietà alla madre anche la garante comunale per i detenuti Lucia Risicato, consiglieri comunali e cittadini che hanno esposto cartelli e striscioni.
Ivan Lauria, 28 anni, messinese, era stato trovato morto a novembre 2024 nel carcere di Catanzaro dove era detenuto.
La madre aveva saputo della morte con una telefonata arrivata la sera, a casa, con la quale le dicevano che il figlio era deceduto. Non sapeva che era stato trasferito a Catanzaro. Una vita tormentata quella del ragazzo, i problemi erano iniziati fin da quando era minorenne, poi il tunnel della droga che lo aveva fatto sprofondare nell'abisso.
Gran parte della sua giovane vita l'ha trascorsa in carcere. La madre, che era sua amministratrice di sostegno per via delle patologie psichiatriche del figlio, ha sempre detto che non era stata avvisata dell'ultimo trasferimento verso la struttura calabrese dove poi è stato trovato morto. Si attendono ora i risultati dell'autopsia per chiarire le cause del decesso.