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Cassano allo Jonio - Durissimo colpo al “clan degli zingari”, di Cassano allo Jonio. L’operazione, scattata all’alba di questa mattina e denominata “Gentlement”, ha stroncato un sistema di traffico che permetteva “agli zingari” di rifornirsi di eroina e cocaina direttamente dal Sud America e dall’Olanda e che arrivava in Italia a bordo di mercantili. Trentatrè i fermi eseguiti nell’ambito dell’operazione del Goa e del Gico di Catanzaro e di Brescia, della Compagnia di Policoro, dello Scico di Roma e del Dcsa. Tre le tonnellate di stupefacente sequestrato, per un valore di mercato stimato in 53 milioni euro. Sequestrati anche 10 kalashnikov, mitragliette, pistole, auto di lusso, immobili ed alcune imbarcazioni utilizzate per il trasporto della merce.
Due anni di indagini sono servite agli uomini della Guardia di Finanza per smantellare quella che è considerata tra le più spietate organizzazioni ‘ndranghetiste. Una 'ndrina feroce, quella degli Abbruzzese, conosciuta per la propensione ad uccidere che ha dimostrato di essere diventata una vera e propria locale di 'ndrangheta al pari di quelle reggine, capace di avere rapporti diretti con una fitta rete di narcotrafficanti internazionali. La loro egemonia nelle zone di Cassano allo Jonio e di Corigliano non aveva rivali e la loro inclinazione ad uccidere non risparmiava nessuno, neppure i bambini, come avvenuto con l'omicidio del piccolo "Coco" Campolongo, di tre anni. Per punire il nonno, i killer non ebbero nessuna pietà per il piccolo che fu assassinato e dato alle fiamme assieme al nonno e alla sua compagna, a Gennaio dello scorso anno.
"Sono stati - ha detto il procuratore Lombardo - due anni di indagini iniziate e portate avanti anche attraverso l'intercettazione di chat, una procedura piuttosto complessa che pero' ci ha consentito di visionare anche i messaggi in codice". "Tra i reati contestati - ha detto Luberto - c'è anche l'associazione mafiosa perché gli zingari sono 'ndranghetisti autonomi che hanno monopolizzato il traffico di droga e armi a Cosenza. Questa non è un'operazione di contrasto al contrabbando, ma abbiamo ricostruito l'intera filiera a ritroso, dallo spaccio all'approvvigionamento, e siamo riusciti a stabilire il ruolo dominante della 'ndrangheta nello spaccio di droga. Oggi non abbiamo sgominato nulla, abbiamo svuotato si' e no del 5% il bacino. Se fosse cosi' semplice sgominarla, non sarebbe 'ndrangheta".