L'episodio era avvenuto nella notte tra sabato 19 e domenica 20 gennaio scorsi. L'aggressore armato di coltello e con il volto travisato da passamontagna aveva colpito alla testa con una bottiglia di vetro il titolare di un esercizio commerciale
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Si è conclusa in pochi giorni l’attività investigativa che i carabinieri della stazione di Catanzaro avevano avviato a seguito della tentata rapina subita, nello scorso mese di gennaio, dal titolare di un pub-pizzeria del centro storico di Catanzaro. I militari hanno arrestato Ibrahim Shata, 20enne marocchino. Dopo serrate indagini a tutto campo, i militari sono riusciti a dare un nome e un volto a colui che, nella notte tra sabato 19 e domenica 20 gennaio scorsi, armato di un coltello e con il volto travisato da passamontagna, aveva aggredito, colpendolo alla testa con una bottiglia di vetro, il titolare di un noto esercizio commerciale del centro, tentando di portargli via l’incasso della serata, non riuscendovi grazie alla reazione della vittima che metteva in fuga il suo aggressore.
Grazie alla circostanziata descrizione dei fatti fornita dal gestore oltre che alla conseguente attività di risconto attraverso la visione dei filmati acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza della zona ed altre attività d’iniziativa, sono giunti all’identificazione del giovane, peraltro già noto poiché, pochi giorni prima già arrestato dai militari della Sezione Radiomobile dell’Arma per furto di articoli elettronici da un noto centro commerciale di Catanzaro Lido. La circostanza più singolare dell’intera vicenda è che il giovane conosceva la sua vittima poiché aveva lavorato, in prova, per qualche giorno nel locale di proprietà della sua preda, studiandone evidentemente le abitudini, compresa quella di portare via l’incasso alla chiusura.
Le attività investigative svolte, pienamente condivise dell’Autorità Giudiziaria, hanno fornito il presupposto per l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare che i militari hanno immediatamente eseguito, arrestando il 20enne marocchino, il quale, senza fissa dimora, è stato condotto presso una struttura di accoglienza del lametino ed ivi sottoposto agli arresti domiciliari. Su di lui pendono ora le accuse per i reati di tentato omicidio, tentata rapina a mano armata, lesioni, percosse e porto abusivo di armi.
l.c.