La perquisizione, l’indagine della procura distrettuale antimafia di Milano e il clamore mediatico.  Vincenzo Ferraro finito nell’inchiesta di un omicidio avvenuto 28 anni fa nel capoluogo meneghino ha chiesto al suo legale, Francesco Siclari, di scrivere alla stampa per difendersi e dichiararsi estraneo alle accuse.   

«A seguito delle notizie apparse in data odierna sui vostri quotidiani online e relative alla perquisizione effettuata sugli immobili di pertinenza di Vincenzo Ferraro – scrive l’avvocato Siclari - vi chiedo di volere pubblicare la seguente precisazione che mi sento ed ho il dovere di dare in qualità di difensore di Vincenzo Ferraro».

«Ferraro tiene a precisare, mio tramite, come lo stesso sia totalmente ed incondizionatamente estraneo ai fatti relativi all'omicidio di Pietro Sanua - della cui esistenza e successiva tragica scomparsa mai aveva avuto conoscenza - avvenuto in Milano nel lontano 1995 e vuole, altresì, rappresentare come egli non conosca nessuno dei soggetti a qualsiasi titolo menzionati nella provvisoria imputazione (per come riportata nel decreto di perquisizione che gli è stato notificato), così come non abbia cognizione alcuna dei luoghi dei fatti e, lo si ribadisce, ancor meno, della vittima di tale efferato atto di sangue».

«Appare doveroso, inoltre, precisare e ribadire – continua il legale - come lo stesso Ferraro sia assolutamente estraneo a qualsivoglia contesto criminale e, meno che mai, di criminalità organizzata. Prova ne è la fedina penale dello stesso, totalmente immune da precedenti di tale natura».

«Inutile dire, ancora, come Ferraro sia rimasto spiacevolmente sorpreso del coinvolgimento, suo malgrado, in questa triste vicenda che, peraltro, ha avuto amplissimo risalto mediatico a livello nazionale, con conseguente, negativa sovraesposizione della sua persona che, è bene ricordarlo, può essere, al più, evocata alla stregua di mero soggetto passivo nei cui confronti vengono svolte le indagini, senza che alcuno possa azzardare giudizi sul coinvolgimento, anche solo a livello indiziario, dello stesso Ferraro nel triste fatto di reato».

«Lo stesso Ferraro confida, infine, che la sua totale ed assoluta estraneità ai fatti sarà presto dimostrata e resa nota dalla magistratura inquirente».