Sono state prorogate le verifiche antimafia disposte dalla Prefettura il 22 novembre. Le presunte infiltrazioni erano emerse nell’inchiesta Maestrale della Dda di Catanzaro
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I commissari hanno altri tre mesi per effettuare accertamenti sull’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia e verificare l’esistenza di condizionamenti criminali o infiltrazioni mafiose. A concedere la proroga è stata la Prefettura di Vibo Valentia che il 22 novembre scorso aveva disposto l’accesso agli atti attraverso la nomina – da parte del prefetto Giovanni Paolo Grieco – di un’apposita Commissione dopo una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e dopo il via libera ottenuto dal Ministero dell’Interno.
Sanità sotto la lente | Presunte infiltrazioni mafiose all’Asp di Vibo, insediata la commissione d’accesso agli atti
Una decisione – quella dell’invio di una Commissione di accesso agli atti all’Asp di Vibo – il cui profilo poteva emergere fin dal maggio scorso sulla base del contenuto dell’inchiesta antimafia denominata Maestrale-Carthago condotta dai carabinieri con il coordinamento della Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri. Le tesi investigative sono state poi avvalorate dal gip distrettuale e da qui la necessità di intervenire in maniera decisa sull’Asp di Vibo al fine di fare luce su ogni aspetto oscuro relativo alla sua gestione – a partire dalle passate gestioni – e sugli “appetiti” politici e criminali capaci di svilirne ruolo, prestigio e funzione. Continua a leggere sul Vibonese.