La commissione prefettizia spera di ottenere risparmi sulle retribuzioni e sul trattamento accessorio della dirigenza in forza agli uffici amministrativi di Catanzaro
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Si lavora di cesoia all'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, sciolta per infiltrazioni mafiose e retta da una commissione prefettizia. La terna commissariale sta tentando in tutti i modi di realizzare economie per risanare il buco in bilancio che nel preventivo per l'anno 2020 conta la cifra monstre di 53 milioni di euro. Così al neoinsediato direttore amministrativo, Francesco Marchinelli, la commissione ha assegnato il primo e forse più gravoso compito di sfoltire la pletora di unità operative e dipartimenti, dove si annidano sprechi e si moltiplicano incarichi amministrativi, ritenuti oggi probabilmente superflui.
Tagliato il dipartimento Staff
Il nuovo corso nella ristrutturazione aziendale viene impresso nella delibera firmata oggi dalla commissione prefettizia con la quale si chiede al direttore amministrativo la modifica dell'atto aziendale e del regolamento generale di organizzazione e funzionamento con il preciso scopo di ottenere «un'economia di spesa in conseguenza del prevedibile risparmio». Nel mirino della commissione prefettizia ci finisce per primo il dipartimento Staff e, in particolare, il direttore. Nella delibera si legge infatti che «il risparmio sarà ottenuto sulla maggiore retribuzione dovuta al direttore del dipartimento Staff», ma non è tutto. Si rastrelleranno risorse anche «sul trattamento accessorio della dirigenza dell'area sanità pari alla diminuizione della remunerazione del direttore di struttura complessa».
Riorganizzazione e ricollocamenti
Scomparirà, insomma, il dipartimento Staff e, a partire dal primo giugno, anche l'unità operativa complessa "Gestione Totale della Qualità". Soppresso il servizio tecnico, già strutturato a direzione tecnica che indirizza e coordina le professioni tecniche della prevenzione e al via una serie di accorpamenti, spostamenti e ricollocamenti di intere unità operative che dovrebbero, o almeno questa è la speranza, portare ad uno snellimento della pachidermica macchina amministrativa dell'Asp.