È stato rintracciato in un hotel di Lugano, in Svizzera, Pasquale Buonvicino, 51enne di Mesoraca (Crotone), uno dei tre uomini accusati del duplice omicidio di Salvatore e Rosario Manfreda, padre e figlio, i due allevatori scomparsi il 21 aprile scorso dalla loro azienda in località Gesara del comune di Mesoraca, nel Crotonese. Buonvicino era ricercato dal 30 giugno scorso quando la Procura della Repubblica di Crotone, concordando con gli esiti investigativi dei Carabinieri, aveva emesso un decreto di fermo a suo carico ma anche del figlio Salvatore Emanuel Buonvicino e di Pietro Lavigna, ritenuti appunto gli autori del duplice delitto che, secondo gli inquirenti, sarebbe scaturito da dissidi fra i due gruppi familiari che possiedono aziende confinanti.

 

Alcuni giorni dopo la scomparsa dei due Manfreda, i carabinieri avevano rinvenuto la loro autovettura completamente distrutta dalle fiamme e resti organici che facevano presumere la loro soppressione. In quel frangente, tuttavia, Pasquale Buonvicino si era reso irreperibile, quindi, nel successivo mese di luglio, il giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Crotone ha emesso un mandato di arresto ai fini dell’estradizione nella consapevolezza, appunto, che l’uomo si era rifugiato all’estero. Nella serata di ieri, quindi, è arrivata la svolta. Buonvicino è stato rintracciato nei pressi di Lugano e arrestato dalla Polizia Cantonale, in stretta collaborazione con il nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale dei Carabinieri di Crotone, con l’accusa di duplice omicidio, detenzione e porto illegale di armi e occultamento di cadaveri.

Proprio martedì scorso, in una impervia zona di campagna di Mesoraca, i carabinieri hanno rinvenuto due cadaveri che, a giudicare da alcuni indizi, sarebbero quelli dei Manfreda padre e figlio, anche se la conferma ufficiale arriverà solo dall’esame autoptico.

 

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