«Da oggi l’intero paese riprende la protesta contro il mancato mantenimento della promessa fatta dal Provveditore di Cosenza di trovare un’insegnante in più alla scuola primaria in modo da dividere la maxi pluriclasse composta da 4 classi». È questo, in sintesi, il motivo per cui da questa mattina decine di genitori stanno protestando nell'area adiacente al plesso scolastico che ospita i piccoli scolari di Aieta. La manifestazione ha preso il via sin dalle prime ore della giornata con la chiusura dei cancelli e diversi striscioni appesi alle recinzioni di ferro. La battaglia sarà serrata, fanno sapere le mamme, e continuerà anche nella giornata di domani. Già nelle scorse settimane alcuni genitori avevano sonoramente espresso il loro disappunto vietando per tutta la settimana l'ingresso nelle aule ai loro figli, ma avevano rinunciato a mettere in campo proteste più eclatanti a causa delle rassicurazioni del provveditorato. 

 

Quattro classi in una

 

I genitori si oppongono alla decisione di accorpare le classi prima, seconda, terza e quinta, poiché «è impossibile gestire un alto numero di bambini, con esigenze diverse e percorsi di studi totalmente differenti». La convivenza in un'unica classe sarebbe resa ancor più difficile per via delle cure e del percorso specifico di apprendimento di cui necessita un bimbo disabile. 

 

Le promesse non mantenute

 

Una delegazione di genitori e amministratori erano stati ricevuti lo scorso 10 settembre nell'ufficio del Provveditore, il quale aveva promesso un intervento immediato - come sostiene una nota ufficiale - al fine di trovare una sistemazione adeguata agli studenti della scuola elementare. Ma così, ad oggi, non è stato.