Il parco eolico in località Serra Crista, ad Acri, non si farà. Lo ha deciso nelle scorse ore la Conferenza dei Servizi, che ha dunque messo la parola fine alla realizzazione del mega impianto della Enel Green Power che avrebbe potuto contare su 5 torri eoliche alte 200 metri cadauna ed una rete di elettrodotti per numerosi chilometri.

Secondo una stima approssimativa, basata sulla densità arborea delle aree coinvolte dal progetto, il parco eolico di Serra Crista avrebbe «portato - scrive in una nota l'associazione Italia Nostra - all'abbattimento di circa 13mila alberi per la realizzazione delle piazzole degli aerogeneratori ed almeno altri 4mila circa da deramificare o abbattere lungo la rete degli elettrodotti e/o la viabilità di accesso, da ampliare o da creare ex novo (stima per difetto di Italia Nostra basata sulla densità arborea dell’area), essendosi Enel limitata a specificare il numero degli esemplari da abbattere per la sola specie di Castane sativa (11 alberi secolari di circa 300 anni di età ciascuno)».

La realizzazione del mega impianto aveva trovato nei mesi scorsi il dissenso di alcune associazioni, comitati di cittadini  e di parte dei consiglieri di opposizione, mentre l'amministrazione comunale di Acri, guidata da Pino Capalbo, si era esposta favorevolmente al progetto. 

La posizione dell'amministrazione Capalbo dopo il no al parco eolico

«La posizione del Comune di Acri si è concretizzata con un atto d’impulso favorevole - si legge in una nota diffusa dall'amministrazione comunale di Acri -, ribadendo in più occasioni che l’approvazione del progetto sarebbe dipesa dal parere di tutti gli altri Enti coinvolti nella Conferenza e non certamente da parte del Comune. Anche oggi il Comune ha auspicato un convergenza favorevole degli Enti coinvolti, situazione che non si è verificata».

«Pertanto - continua la nota -, si è preso atto della decisione da parte del Dipartimento Tutela dell’Ambiente di Regione Calabria - Ente proponente la Conferenza dei Servizi - di chiudere la stessa con esito negativo, preso atto dei tre negativi pareri espressi dallo stesso Dipartimento, dalla Sovrintendenza e dalla U.O.A. Forestazione della Regione Calabria».

Dopo la bocciatura del progetto del parco eolico, l'amministrazione comunale di Acri promette soluzioni alternative «al fine di ottimizzare l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione, degli edifici comunali, del Palazzetto dello sport e delle pompe di sollevamento idrico dell’impianto di Ominiello e dei vari pozzi del territorio, l’Amministrazione comunale ha già avviato altre iniziative per ottenere finanziamenti finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo, intercettando fondi GSE».

Mesi di proteste e manifestazioni

Tra i contrari al parco eolico di Serra Crista, nei mesi scorsi il comitato ProteggiAMOilterritorio di Acri ha più volte chiesto spiegazioni allo stesso sindaco Capalbo, arrivando anche allo scontro verbale e in un'occasione scendendo anche in piazza insieme ad altre associazioni del territorio. «Il governo della città può essere definito partecipato e aperto ai cittadini? » si chiedevano retoricamente gli attivisti del comitato, ribadendo come a loro avviso l’impianto «deturpa, distrugge e toglie ossigeno ad un territorio che è a vocazione naturalistica e paesaggistica. Non sarebbe logico –  proseguono –  per il primo cittadino spiegare alla città quale sia la sua idea di democrazia e perché si ostina a voler decider di piantare pale eoliche senza discuterne con la popolazione? ».

Oltre al comitato "ProteggiAMOilterritorio di Acri" aveva dimostrato più di una perplessità alla realizzazione dell'opera anche il collettivo "Serra Crista d'Acri", che nei giorni scorsi ha presentato una serie di dettagliate osservazioni relative al «Provvedimento Autorizzatorio Unico (PAU) Regionale di cui all’art. 27-bis del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto di un impianto eolico, denominato “Acri” di potenza nominale complessiva di 22,6 MW – Località “Serra Crista”, Comune di Acri (CS), presentato dalla società Enel Green Power Italia S.r.l».