C’è preoccupazione in città per lo sciame sismico che da giorni sta interessando il catanzarese a seguito della riattivazione della faglia posizionata nell’area dell’Istmo. Ancora questa mattina alcuni istituti scolastici in città sono stati evacuati dopo l’ennesima scossa di terremoto, un sisma di magnitudo contenuta (2.6) ma avvertito distintamente.

Il Comune di Catanzaro attraverso il gruppo comunale di Protezione civile già da ieri ha quindi avviato una campagna di informazione della popolazione per diffondere i giusti comportamenti da adottare in caso di terremoto.

lestito questa mattina nel quartiere Santa Maria, dove si è svolto il mercato rionale, a cui si sono rivolti molti cittadini per avere delucidazioni e gli opuscoli che indicano le aree di attesa per ciascun quartiere cittadino.

«È importante sapere come comportarsi in caso di terremoto, salva la vita» spiega una donna che ha preso materiale informativo per il figlio che vive in un palazzo al quinto piano. «C’è molta preoccupazione – aggiunge – io sono da due giorni con mio figlio al telefono per cercare di calmarlo. Adesso appena arrivo al negozio gli consegno l’opuscolo per farlo tranquillizzare».

«C’è preoccupazione e paura, anche perché l’edificio in cui vivo è vecchio» aggiunge un uomo avvicinatosi al banchetto per avere informazioni. «Bisogna convivere – spiega – facciamo come ai campi Flegrei».

«Sì l’ho sentito ma leggermente» confessa un cittadino. «Per la verità, non c’è stato molto panico. Dobbiamo imparare a conviverci, sapere come comportarsi senza farsi prendere dal panico». Con l’opuscolo in mano aggiunge: «Adesso lo leggo con calma».

In giornata è stato distribuito materiale informativo contenente indicazioni sulle buone pratiche da adottare e sulle aree di attesa in città. «L’iniziativa ha preso il via già ieri in piazza Prefettura» ha chiarito Franco Basile, coordinatore del gruppo comunale di Protezione civile. 

«Oggi abbiamo scelto l’area mercatale perché frequentata da molta gente che si chiede cosa fare. Noi con questi opuscoli cerchiamo di divulgare i corretti comportamenti; ad esempio, mettersi sotto ad un tavolo o ad un letto robusto, sotto una architrave. Successivamente portarsi nelle aree di attesa con tranquillità e quindi gestendo la paura che è pure normale che ci sia».