VIDEO | Con il progetto Supreme si punta a svuotare il ghetto di contrada Russo: «È stato emozionante vederli gioire, l'affitto verrà pagato per metà da loro e per metà dai nostri voucher»
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Prende corpo il progetto Supreme e due migranti regolari, Idrissa e Seydou, lasciano la baraccopoli per trovare alloggio in una casa di Taurianova. La “agenzia sociale per l’abitare”, questo il nome del soggetto creato per far incontrare domanda e offerta di case per svuotare il ghetto di contrada Russo, ha trovato per loro una sistemazione nella frazione San Martino.
«È stato emozionante – racconta Noemi Asciutto – sia la loro gioia nel vedere che si coronava un sogno, sia quella della signora Maria che ha dimostrato di credere nel progetto al di là della locazione che per metà verrà pagata dai migranti e per il resto dai nostri voucher».
La finalità del progetto è quella di aiutare gli africani non solo per trovare una sistemazione, ma anche per assicurare un servizio di trasporto che li favorisca negli spostamenti e li tolga dalle grinfie dei caporali, e infine provveda ad aiutarli anche nella ricerca di lavoro.
«La precondizione è che i migranti abbiamo un contratto regolare – prosegue Asciutto – in modo da garantire la possibilità di pagare metà dell’affito, rimanendo a noi l’onere di monitorare sia le condizioni di partenza dell’alloggio, sia il regolare utilizzo, ovvero che non si verifichino dei danni».
Il progetto, finanziato con oltre 2milioni di euro dalla Regione, con fondi europei, è gestito dal consorzio Macramè e dal comune di Taurianova.