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CETRARO (Cs) - Il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta e la sua giunta hanno occupato pacificamente la sede dei licei avviando lo sciopero della fame. Alla base della protesta - secondo quanto riporta un comunicato diffuso dagli amministratori - il mancato riconoscimento dell'autonomia scolastica dell'istituto superiore.
Protesta ad oltranza. "Il sindaco, e nessun altro si muoverà da qui - afferma Aieta - finché non verrà riconosciuto questo diritto. Tutto inizia quando agli scrutini vengono bocciati sette alunni di cui cinque nella Terza Agraria e due nella prima. Per cui l'Ufficio scolastico regionale certifica l'autonomia per i licei di Cetraro in virtù dell'organico di diritto composto da 404 alunni più 13 alunni di una classe prima dell'Ita di Belvedere, non concessa nell'organico di diritto, essendo scuola di montagna e quindi con limite minimo 400 alunni. Ricordo che l'autonomia scolastica prevede il dirigente scolastico titolare, il dirigente di segreteria fisso e più personale amministrativo".
Le accuse di Aieta. "La dirigente scolastica, con strana celerità - sostiene ancora il sindaco - invia una comunicazione all'Ufficio scolastico regionale con cui informa che gli alunni iscritti in virtù dei bocciati scende a 397, palesando eventuali danni erariali. L'Ufficio prende atto della missiva e con successivo atto decreta Cetraro non più autonoma. Sta di fatto che la dirigente, però, omette di comunicare che nel sistema vi erano ancora iscritti i 13 alunni alla classe prima dell'Ita e che tra i bocciati ve ne erano 2 in prima che non hanno mai chiesto nulla osta di trasferimento e che all'inizio di luglio hanno riconfermato l'iscrizione. Pertanto, con i 13 e questi ultimi 2, la classe poteva essere autorizzata salvaguardando l'autonomia". Il sindaco di Cetraro parla di un "vero e proprio imbroglio" e annuncia di avere "conferito incarico ad un legale di fiducia per perseguire omissioni, abusi e quant'altro l'autorità giudiziarie volesse riscontrare".