Il 71% dei candidati che hanno sostenuto le prove scritte del concorso docenti per posti comuni nella scuola primaria non sono stati ammessi all'orale: su 37.838 candidati che hanno affrontato la prova scritta e per i quali si è completata la correzione, solo 11.102 (il 29,2%) sono stati ammessi all'orale. Sono i numeri elaborati da Tuttoscuola sulla base delle graduatorie pubblicate dagli Usr.

 

Nelle nove regioni dove sono attualmente in corso le prove orali la selezione dopo gli scritti è risultata altrettanto pesante (Basilicata 75%, Calabria 69%, Campania 70%, Friuli V.G. 55%, Lazio 79%, Marche 91%, Piemonte 49%, Puglia 76% e Umbria 78%). Complessivamente nelle 14 regioni esaminate risultano già esclusi 26.736 candidati (71%) dei 37.838 che avevano presentato domanda di partecipazione al concorso. Molti di quei candidati bocciati si trovano attualmente, fa notare Tuttoscuola, a svolgere attività di supplenti in scuole primarie. Quali le cause dell’“ecatombe”?

 

Alcuni commissari d'esame hanno parlato di gravi incompetenze linguistiche di base. Ma al contempo molti candidati hanno messo sotto accusa le caratteristiche delle prove, lamentando quesiti di elevata difficoltà, numero eccessivo di quesiti e tempo troppo ridotto (150 minuti) per lo svolgimento delle prove.

 

Francesco Pirillo