Il sindaco di Catanzaro non ci sta: non esiste una situazione d’emergenza a causa di troppe salme negli obitori; piuttosto una congiuntura derivante dall’attesa delle famiglie per una collocazione ottimale in prima o seconda fila rispetto ai loculi liberi nei piani alti.

Situazione non semplice

Dopo i servizi del nostro Network LaC Nicola Fiorita replica senza filtri: «La situazione non è semplice – dice il primo cittadino appena passato indenne dalla verifica di un consiglio comunale-fiume  – ma le code di salme in attesa di sepoltura non devono destare alcuno sconcerto perché occorre riportare tutto a quello che è la realtà. È vero, con sempre maggiore difficoltà riusciamo ad avere i loculi necessari per le sepolture. Ed è un tema di grande delicatezza perché andiamo ad affrontare il dolore delle persone, a discutere con i cittadini nel momento più tragico della loro esistenza, quando hanno perso il loro caro».

Potremmo risolvere il problema in poche ore

«Però – precisa Fiorita – molte volte questo problema delle sepolture è legato al fatto che i cittadini pretendono di scegliere il posto in cui seppellire i propri cari. Purtroppo sono disponibili loculi nei piani alti ma nessuno li vuole. Se oggi ci sono delle bare in attesa della sepoltura è principalmente perché stiamo cercando di accontentare i cittadini dando loro la sepoltura nel luogo che preferiscono e nel posto che preferiscono. Mi spiego meglio: ad oggi (martedì 4 marzo, ndr) abbiamo circa 22 bare in attesa e 20 posti liberi nel cimitero di Gagliano – Se le famiglie volessero collocare subito i propri defunti non ci sarebbe alcuna bara in fila».

Salme in attesa di tumulazione a Catanzaro. A intervenire adesso è il sindaco Fiorita che dice: «Non è una situazione d’emergenza».

L’ intervento immediato previsto.

«Nei prossimi giorni inizieremo la costruzione di 100 nuovi loculi nel cimitero di Lido – dice Fiorita – ma è un provvedimento che richiede una riflessione più ampia, cioè se oggi il sistema cimiteriale è sufficiente per le esigenze della città o meno. Il discorso alternativo sarebbe la costruzione di un nuovo cimitero, perché in quel caso dovremmo trovare il terreno disponibile, capire quale sia l'ubicazione migliore e con quali le risorse a disposizione, quindi verificare l’opzione del privato. A breve, inteso nel senso burocratico del termine, partiranno i lavori per la sistemazione della strada d’accesso al camposanto di Santa Maria, chiusa per metà a causa dell’asfalto crollato per le infiltrazioni d’acqua – conclude il primo cittadino –. Quella strada è davvero problematica e non dobbiamo perdere tempo»