«Lavorare per il bene comune: la Calabria. Costruire la sicurezza dei cittadini. Il tutto, nella consapevolezza che bisogna ambire all’alta politica, associata all’alto civismo. La lotta alla ’ndrangheta deve partire dalle buone pratiche e dalla cultura della legalità. Abbiamo investito sulla scuola così come in altri ambiti attenzionati per progettare iniziative lodevoli e a lungo termine. Ascoltando i sindaci, i rappresentanti istituzionali, i giovani, le forze dell’ordine, tutti insieme, con coraggio, possiamo camminare a testa alta, orgogliosi della nostra terra». È quanto ha affermato il presidente della commissione regionale antindrangheta, Antonio De Caprio, a margine dell'assise che, oggi pomeriggio, ha visto la presenza in aula di primi cittadini, rappresentanti di Anci, Uncem, sindacato nazionale finanzieri, province, consulta degli studenti e Usr.

"Capitano Ultimo" ha chiesto unità di intenti e coordinamento civico costante con la popolazione. «Vogliamo lasciare il segno - ha detto -. La nostra richiesta è volta ad arricchire i presidi di legalità, sparsi sul territorio, di più uomini e mezzi».

Nell'ambito della commissione il presidente De Caprio ha, poi, reso noto che c'è la volontà di istituire un tavolo interistituzionale permanente per avviare una propositiva e fattiva collaborazione con lo Stato e reso noto come, da qui a breve, verranno indetti nuovi incontri, volti ad ascoltare e sostenere progetti nuovi per il contrasto all’illegalità diffusa. In primis con i sindacati delle forze dell’ordine, alcuni dei quali non hanno partecipato alla seduta a causa del ritardo dei lavori in aula.

«Ho ritenuto porgere loro le mie più sentite scuse - ha detto a questo proposito De Caprio - sicuramente non ascrivibili alla commissione che mi onoro di presiedere, ma dal protrarsi della seduta di un’altra commissione oltre il dovuto. Gli stessi sono stati invitati a breve ad un incontro che si terrà in cittadella regionale, a Catanzaro, insieme a "Capitano Ultimo". Il nostro intento è quello di interagire con i rappresentanti delle sigle sindacali della forze dell’ordine, il cui spirito unitario fa da corollario ad un lavoro proficuo sul territorio».

Nell’ambito della seduta sono stati presi in esame i punti all’ordine del giorno, inerenti i beni confiscati alla criminalità organizzata e il loro utilizzo a fini sociali e la problematica dei presidi di legalità sul territorio.

«Tutti insieme - ha concluso De Caprio - dobbiamo continuare a lottare senza paura contro la 'ndrangheta. Basta soprusi, basta fango su una terra che merita di fare da traino a coloro i quali si ritengono degni di operare nel rispetto delle leggi».