Paradossale incrocio tra il testo dell'assessore e il programma triennale approvato dal governatore dell’allora assessore al ramo. Sullo sfondo i milioni (dirottati altrove) dei Mid, i marcatori identitari finiti sotto il giro "magico" di Film commission
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Un piano del turismo non si nega a nessuno. Sennò che si diventa a fare assessori. E anche se il "neo" pubblica il "suo" programma che va esattamente in direzione opposta rispetto a quello che c'era (e che c’è) poco importa. È la somma che fa il totale e poi sempre da Film commission si passa. Da lì non si scappa.
Delineate le coordinate (magari anche bancarie) non è difficile inquadrare quello che è andato in scena a proposito del piano annuale del turismo, a poche settimane ormai da una stagione che si intravede lungo il rettilineo.
L'assessore regionale Calabrese presenta il "suo" piano annuale utilizzando tecniche linguistiche e programmatiche che vanno in direzione diametralmente opposta rispetto al "triennale" targato Occhiuto-Orsomarso.
Imperatrice e sovrana la griffe di "Calabria straordinaria", per intenderci (scritto nero su bianco sugli stessi documenti ufficiali) declinazioni e definizioni diverse come Calabria sostenibile, smart, intermodale e accessibile. Il tutto per far entrare nello stesso calderone indistinto altre milionate di euro da distribuire con ogni probabilità a destra e a manca (occhio a trasporti, Tpl e Ncc!). Una "Calabria straordinaria" che però fatica a uscire indenne dall'incrocio a semaforo sempre lampeggiante.
La Calabria che la regnanza vuole promuovere è quella "straordinaria", per la quale soltanto ad oggi risultano già liquidati dalla Film commission (nessuno sa a chi e per cosa) oltre 1,5 milioni di euro per gli esoterici Mid, Marcatori identitari distintivi che però nessuno ha mai visto in fiere ed eventi (dalla mega pista di pattinaggio su ghiaccio di Milano alle varie Bit, da Monaco a Vienna, da Golosaria a Madrid) oppure è la Calabria "ordinaria", quella delle cosiddette nostre meraviglie (come ha ripetuto di recente l’assessore regionale al Turismo) ma che solo da queste parti si consideriamo tali e che di sicuro non rendono unica la regione nel mondo?
Stando all’ultima pseudo-notizia lanciata in pompa magna nei giorni scorsi, quella cioè dell’approvazione del nuovo Piano esecutivo di promozione turistica per l’annualità 2025 (in pratica ogni anno si cambiano virgole al Piano strategico triennale del turismo 2023-2025, pare all’epoca commissionato all’esterno con lauta consulenza...) si continua a navigare a vista. Senza alcuna bussola. Con buona pace dei Mid. Marcatori che di identitario hanno esibito solo gli Iban fin qui.
Eppure l’assessore Calabrese qualche giorno fa dà fiato al verbo. «Crediamo molto nelle potenzialità turistiche della nostra regione e con l’approvazione del nuovo (sic!) Piano esecutivo di promozione turistica per l’annualità 2025 (valore: oltre 26 milioni di euro) si prosegue il percorso di evoluzione e di trasformazione che mira a valorizzare la bellezza, la cultura e le tradizioni che rendono la Calabria unica». Sante parole. Dalla teoria alla prassi è un attimo. «Si continua anche con Calabria straordinaria a promuovere l’immagine della Calabria ed a valorizzare le specificità identitarie (ci si guarda bene dall’usare adesso l’acronimo Mid per cui però Film commission liquida fatture milionarie...) ed i suoi prodotti turistici, culturali e ambientali».
Nove le azioni strategiche e tra queste è incluso espressamente il portale "Calabria straordinaria".
Stiamo parlando dello stesso portale istituzionale messo in campo dalla Regione negli anni scorsi sul quale resta ancora pubblicato ufficialmente quel famoso manuale sui Mid, commissionato dalla Regione alla società Fluendo di Roma e costato circa 90mila euro (oltre il milione e mezzo liquidato fino a marzo del 2024) che sarebbe dovuto essere presentato e consegnato nei Comuni calabresi anche se nessuno però ne ha mai visto una copia né nei municipi né nelle fiere gestite dal dipartimento. Con ogni probabilità dovrebbe forse essere ancora ammucchiato in cartoni chiusi al piano terra della Cittadella, impolverato magari assieme a tanto altro materiale.
Per intenderci meglio, Calabrese fa riferimento allo stesso portale regionale sul quale, alla voce Marcatori identitari distintivi si riportano, come spiegazione ufficiale e istituzionale del progetto, le dichiarazioni dell’ex assessore al Turismo della Regione, Orsomarso. Rimaste lì, intatte.
«La Calabria straordinaria – si legge nel portale che oggi diventa una delle 9 azioni strategiche del successore di Orsomarso, sempre in quota Fdi – ha qualcosa che altrove nel mondo non c’è, in nessuna forma: un patrimonio diffuso di tanti marcatori identitari distintivi che la rendono, di fatto, un’esperienza unica e irripetibile, fruibile ed emozionante in tutti i mesi dell’anno》.
Per Orsomarso, che su questo progetto porta a casa all’epoca anche i complimenti di Meloni, il progetto "Calabria straordinaria", «quel nuovo approccio sperimentale e di progettazione, prende le mosse proprio dai cosiddetti marcatori identitari che caratterizzano i territori». Mai smentito da nessuno.
«Parte da qui – sempre Orsomarso d'annata – da questo vero e proprio capovolgimento di paradigma nella consapevolezza e nella progettazione dei turismi, il progetto "Calabria straordinaria": una nuova cornice e mission istituzionale che la Regione Calabria vuole comunicare e condividere anzitutto all’interno, coinvolgendo direttamente tutti i territori come principali attori protagonisti di una piccola rivoluzione copernicana nella riscrittura dello storytelling emozionale di questa terra e della sua reputazione nazionale e internazionale».
E cosa sarebbero questi Mid è sempre Orsomarso a spiegarlo nello stesso link. Sarebbero «quegli elementi caratterizzanti l'eredità naturalistica, storica, artistica, culturale ed enogastronomica della Calabria, misurabili secondo parametri ufficiali».
Ebbene sì, parametri ufficiali.
Il riferimento è sempre a quel famoso manuale da 90mila euro, così prezioso da restare segreto e la cui introduzione è affidata, per non confondersi rispetto alle intenzioni della Regione, allo stesso presidente Occhiuto che testualmente dice: «È intriso di queste ambizioni e di questa visione lo studio e la realizzazione del Manuale strategico per lo sviluppo dei turismi in Calabria attraverso il quale, con uno sforzo ideale e concettuale innovativo e che probabilmente non ha eguali nel panorama nazionale, una regione suggerisce un nuovo metodo di analisi e di progettazione delle politiche turistiche e di marketing territoriale, incentrata sui cosiddetti marcatori identitari distintivi, ovvero su ciò che ci distingue dal resto del mondo. Un modello mutuabile ed esportabile oltre i confini regionali. È e sarà una bella partita da giocare, all’interno ed all’esterno».
«La Carta dei 100 Mid, emersi dall'applicazione del modello di studio, è – si legge testualmente sul portale definito strategico dall’attuale assessore Calabrese – la base di partenza dello sviluppo del nuovo progetto di marketing territoriale utilizzato per la segnaletica turistico-culturale regionale (l’avete mai vista?) e per l'individuazione degli eventi classificabili (e qui ci si riferisce ai cosiddetti Eid/Eventi identitari distintivi, come la Varia di Palmi, evocati anche nel citato Piano strategico triennale del turismo). Una sfida del glocale, quella che si gioca a casa propria, attraverso il potenziamento senza precedenti della comunicazione interna, dell'off-line e dell'immagine di una terra rimasta di fatto inesplorata».
È tutto scritto così sul portale "Calabria straordinaria".
Difficile sbagliarsi, salvo non sia stato hackerato dai russi nelle ultime ore.
A confermare e a rilanciare questa direzione istituzionale e ufficiale della Regione, definito nella conferenza in pompa magna alla Bit di Milano dell’aprile 2022 con presidente, assessore e Elisabetta Gregoraci come il «nuovo racconto di una Calabria inedita e che non ti aspetti: non solo immagini patinate da mettere in vetrina nelle expo mondiali» è a più riprese lo stesso Occhiuto.
Sia quando interviene a conclusione degli Stati generali del turismo («la nostra visione della Calabria straordinaria non è quella degli stereotipi. Calabria non è solo mare») sia a Tropea, nel successivo ottobre di quello stesso anno. Occhiuto spiega che la Regione sta lavorando per creare tutte le condizioni per promuovere la nostra terra attraverso una narrazione inedita ed inesplorata.
Peccato però che fino ad ora di quei Mid partiti con Santelli, istituzionalizzati da Orsomarso e confermati da Occhiuto, consacrati nero su bianco anche a pagina 130 del capitolo 6, paragrafo 6.3 del Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile con delibera di giunta regionale N.190 del 28.3.2023 (presente e favorevole lo stesso assessore attuale Calabrese), non vi è alcuna traccia. Se non come descrizione nei bonifici dal momento che è presente nelle prime liquidazioni, causale Mid appunto, della Film commission, per oltre 1,5 milioni di euro (ne mancano 1,8 che con ogni probabilità saranno stati già liquidati).
Presenti nel portale, reiterati di anno in anno, utili solo nella descrizione dei bonifici di Film commission d'improvviso ora i Mid spariscono anche dalla portata lessicale del turismo alla "Calabrese".
Che va in direzione contraria a quanto annunciato dal suo predecessore e dallo stesso Occhiuto, per come riportato sullo stesso portale "Calabria straordinaria", considerato strategico.
«L’approvazione di questo Piano – Calabrese dixit – segna l’inizio di un percorso che vedrà l’incremento delle infrastrutture, il miglioramento della qualità dei servizi turistici e una maggiore promozione delle nostre meraviglie, come le coste incontaminate (il mare calabrese e il quarto più inquinato d'Italia secondo Legambiente...) parchi naturali, le ciclovie, i borghi storici e i siti archeologici nonché la promozione dei viaggi delle radici》.
Possibile che l’assessore Calabrese non conosca l’impianto ufficiale di "Calabria straordinaria" fondato sui Mid? Perché li ha fatti sparire anche dalla dialettica istituzionale?
Chissà. Non è da escludere che ormai non serva più neanche nominarli, i Mid. Hanno già "dato". Garantisce Film commission, ormai di fatto dependance anche del dipartimento Turismo.
Migliaia di atti deliberativi senza alcuna trasparenza, con soli titoli di delibere, senza chiarezza sui contenuti. Liquidazioni per beni e servizi (come il milione e mezzo in tre tranche sui Mid fantasma...) «incarichi a consulenti e project manager (come quelli per la Cabina di regia che ha consegnato a maggio 2023 la mappatura dei Mid alla stessa Film Commission), spese di soggiorno, partecipazioni a fiere e premi cinematografici, commissioni valutatrici, incarichi per la comunicazione e varie tipologie di finanziamento» così come denunciato da Alecci e Orrico.
Che però potrebbero rischiare d'aver un tantino esagerato. Perché a pensarci bene tutto si regge e ha un senso. "Straordinaria" lo è per davvero la Calabria. Come in un grande film, per l'occasione "commission". Chi più degli Iban è unico e irripetibile. Proprio come i Mid, i marcatori identitari distintivi...