In occasione dell'anniversario del naufragio di Steccato di Cutro, che provocò la morte di 94 migranti tra i quali 35 minori e almeno una decina di dispersi, a Crotone sarà inaugurato il "giardino di Alì", un luogo nel quale verranno piantate 94 alberature, una per ogni vittima di una strage che ha profondamente colpito la comunità. Lo annuncia l'Amministrazione comunale sottolineando come nei giorni della tragedia «la comunità ha saputo dimostrare in quel frangente la sua grande umanità partecipando, in ogni modo, al cordoglio per le vittime, alla assistenza ai superstiti, alla vicinanza ai familiari».

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 Gli alberi saranno piantati in via Miscello da Ripe, all'ingresso della città a voler simbolicamente testimoniare la volontà di accoglienza della città di Crotone. L'area che sorgerà si chiamerà, come ha voluto il sindaco Voce, interpretando il sentimento di tutti i crotonesi, "il giardino di Alì", in ricordo del piccolo che riposa nel cimitero cittadino: «Il bambino da subito diventato il figlio di tutti i crotonesi» dice il sindaco Vincenzo Voce.

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«Sarà un giardino - sostiene il sindaco - che non vuole celebrare la morte ma il diritto alla vita. Per questo, a ricordo di tutti i bambini coinvolti nella tragedia, sono stati scelti i tamerici, alberi non solo dalla bellissima e colorata fioritura, sempreverdi, ma soprattutto forti, in grado di resistere a qualsiasi temperatura. Una contrapposizione alla fragilità dell'imbarcazione con la quale le vittime hanno affrontato il viaggio, alla fragilità delle loro speranze. Ma anche per sottolineare la solidità del ricordo della comunità crotonese».