Dopo otto mesi, il Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone riapre i battenti. Con l’inaugurazione andata in scena nei giorni scorsi è stata avviata ufficialmente una nuova fase. Dal rischio chiusura alla rinascita di un sito che, divenuto punto di riferimento per l’educazione e turismo ambientale, ha contribuito al salvataggio di oltre 600 esemplari di Caretta caretta (e Chelonia mydas) rinvenuti feriti in tutta la regione Calabria e Stretto di Messina.

Il rischio chiusura

Nei mesi scorsi, a causa del crollo del tetto e del mancato rinnovo del comodato d’uso e della richiesta di sfratto da parte del Comune di Brancaleone con tanto di sgombero dei locali, il Centro ha attraversato un periodo difficile. Tutto, come specificato dai volontari, si è concluso nel migliore dei modi ed oggi l’ospedale delle tartarughe rientra nella piena operatività. Tante le istituzioni presenti: il personale della Guardia costiera, il servizio veterinario dell’Asp, i carabinieri forestale e i rappresentanti del servizio Cites. E poi ancora gli esponenti della Rfi, Rete ferroviaria italiana, la commissione straordinaria del Comune ed i rappresentanti delle aziende locali che, con la loro generosità hanno contribuito alla rinascita della struttura (tra cui Tommaso Mangione).

La storia del Crtm di Brancaleone, partita nel 2006 nei locali della stazione, potrà continuare e mantenere saldo il legame con il territorio anche attraverso la promozione di attività di sensibilizzazione sui temi della salvaguardia del mare e delle sue creature, nonché il coinvolgimento del mondo scuola e dell’associazionismo. Tra le iniziative di successo, i campus estivi.

La rinascita del Centro

«Con queste righe – scrivono i volontari Tania Il Grande e Filippo Armonio (Associazione blue conservancy onlus)- vorremmo ringraziare anche chi, per motivi istituzionali, non ha potuto raggiungerci oggi ma ha contribuito a rendere possibile questa riapertura del Centro, in particolare modo il presidente Gerardo Mario Oliveiro e il professor Di Bello (Sea Turtle Clinic – Dmv Uniba), chirurgo delle nostre tartarughe marine nonché colui che non esitato ad accogliere per tutti questi mesi nella sua Sea Turtle Clinic – Dmv Uniba, tutte le nostre tartarughe che erano ricoverate a Brancaleone al momento del crollo della struttura e anche quelle che nei mesi successivi abbiamo soccorso in condizioni disperate». Ringraziamenti sono giunti anche a quanti anche «attraverso i social network, il sito web, la newsletter non hanno mai smesso di credere in noi e di farci sentire il loro appoggio in tutta questa triste vicenda». Il Centro  sarà aperto alle visite a partire dal 25 giugno e fino all’8 settembre, tutti i giorni, negli orari 10.00 – 12.30 e 17.30 – 20.00. 

 

LEGGI ANCHE: Primo maggio, l’ospedale delle tartarughe di Brancaleone apre le porte ai visitatori