Ci sarà ancora da attendere per conoscere il destino del nuovo depuratore che dovrebbe sorgere in località Germaneto a Catanzaro progettato per sostituire quello attualmente impiegato, sottoposto lo scorso luglio a sequestro da parte delle Guardia Costiera di Soverato e che presenta vistosi limiti nel trattamento dei reflui cittadini. L'amministrazione comunale aveva in un primo tempo affidato la progettazione e la costruzione dell'opera tanto attesa ad un'associazione temporanea d'impresa costituita dalle ditte Compunet, Cisaf, Scutieri Costruzioni, Concolino Costruzionie e Sandro Greco salvo poi revocare l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto a seguito dell'annullamento dell'affidamento del servizio di bollettazione che ha prodotto non poche fibrillazioni all'interno della compagine societaria tanto da indurle ad impugnare la determina dirigenziale con cui Palazzo De Nobili aveva disposto la revoca.

 

Questa mattina si è tenuta al Tribunale amministrativo regionale l'udienza per la discussione della richiesta di sospensiva avanzata con ricorso proposto da una parte delle ditte: Cisaf, Scutieri Costruzioni, Concolino Costruzionie e Sandro Greco. I giudici amministrativi hanno trattenuto il procedimento in decisione rinviando la discussione di merito al prossimo gennaio e riunificando contestualmente i due ricorsi proposti separatamente dalle ditte che compongono la compagine societaria. A nulla sono valsi i tentativi dell'amministrazione comunale di sollecitare il Tar a determinarsi sulla spinosa vicenda precipitata da oltre tre anni in un impasse burocratico-amministrativo, i giudici si sono mostrati inclementi accusando il Comune di manifesta incapacità e rinviando tutto a gennaio.

 

Luana Costa

 

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