Si respira un'aria tetra, stamani, a Civita, cittadina italo-albanese nel cui territorio ricade il tratto delle gole del Raganello in cui lunedì scorso sono morti dieci escursionisti. In paese c'è un silenzio spettrale, nessun turista. Solo qualche anziano nella villetta adiacente al Comune e su qualche panchina. Sul percorso che dal paese porta al ponte del Diavolo e alle gole una sola coppia di giovani turisti tedeschi che si dicono addolorati di non poter visitare le bellezze del canyon poste sotto sequestro. Civita, che fino a lunedì brulicava di turisti, è vuota. Tutti i negozi, tranne l'edicola e la farmacia, sono chiusi. Il sindaco Alessandro Tocci ha proclamato il lutto cittadino e ha disposto per i prossimi 15 giorni l'esposizione delle bandiere a mezz'asta.

 

LEGGI ANCHE: