Ore 12. E’ l’ora della pausa pranzo per i ragazzi immigrati della Cooperativa Malgrado Tutto. Oggi nel termos che viene consegnato ad ognuno di loro spaghetti al sugo e pollo con insalata di cetrioli. Come frutta una banana. Consumano il pasto direttamente sul posto di lavoro, cercando un po’ di frescura. Il termometro segna trenta gradi all’ombra. Nonostante il cielo velato, l’afa si fa sentire. Stanno pulendo il piazzale antistante lo stadio Carlei. Ad affidare loro l’incarico, ci spiega Raffaello Conte, presidente della Malgrado Tutto, è stata la Provincia di concerto con il Commissariato di Polizia. E’ in quest’area che dovrebbero arrivare i pullman dei tifosi dei prossimi campionati.


Ma i ragazzi sono ormai diventati un vero e proprio punto di riferimento per tutta una città inghiottita giorno dopo giorno in una spirale di degrado e di abbandono. Sono stati loro a ripulire i fiumi dalle canne prima che questi potessero diventare «autostrade di fuoco con gli incendi estivi», racconta Conte. Sempre loro a pulire centimetro per centimetro strade ed arterie, con metodo e tanto olio di gomito.


«Riceviamo segnalazioni da ogni parte della città, sono i cittadini stessi a chiamarci - spiega ancora Conte - molti non sanno, non immaginano, che quello che facciamo è volontariato». Ebbene sì, i ragazzi vengono retribuiti e sono anche contenti di raccontare come riescano con quello che guadagnano ad aiutare i loro familiari rimasti per lo più in Africa e Asia. Ma la cooperativa in sé non riceve un euro. Fa tutto a titolo gratuito. L’ultimo bando del verde pubblico emesso dall’amministrazione in gestione commissariale ha riguardato una cifra così esigua da non permettere di mettere mano a molto ed è durato soli tre mesi.E così la città si trova in una morsa di abbandono mai conosciuta prima. A pulire, tagliare, sfrondare, intervenire sono solo loro, gli immigrati della cooperativa.

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