Il cronometro segna il 58’. Al limite dell’aria del Siracusa si sta sviluppando un’azione prolungata che porta al tiro il capitano della Vibonese. Obodo. La mira del centrocampista rossoblu non è precisa ed il pallone finisce sul fondo. A fare notizia, tuttavia, è quello che succede poco dopo. La sfera finisce lontana dal portiere del Siracusa Gomis. Il pipelet ospite chiede quindi un altro pallone che uno dei bambini “raccattapalle” a bordo campo gli consegna prontamente al volo.

 

La reazione dell’estremo difensore del Siracusa è inspiegabile: Gomis ritira con forza il pallone in faccia al bambino il quale resta attonito e dolorante. L’arbitro, il signor Cascone della sezione di Nocera, è a due passi ma non vede nulla. L’episodio è, invece, visto da tutta la panchina rossoblu che a più riprese, attraverso il segretario generale Saverio Mancini, il massofisioterapista Bruno Tamburro ed il direttore sportivo Simone Lo Schiavo, tentano di richiamare l’attenzione del direttore di gara, dei suoi assistenti e degli organi federali presenti a bordo campo. Com’è andata a finire? Espulsi tutte e tre e successivamente inibiti e multati dal Giudice sportivo. Oltre al danno, la classica beffa quindi per il club rossoblu che in una nota firmata da tutti i dirigenti contesta duramente la direzione di gara.  

 

 

«Accettiamo i provvedimenti del Giudice sportivo ma contestiamo a voce alta le decisioni del direttore di gara. Quanto accaduto domenica – continua la nota – ha dell’incredibile. Il signor Cascone (della sezione di Nocera) secondo il nostro parere – sottolineano – ha sbagliato ad espellere il nostro difensore Luigi Silvestri per “atto di violenza verso un avversario a gioco fermo” e squalificato per due giornate, ma vera vittima dello scontro avuto con un avversario a fine gara. Sarebbe bastato guardare la sua gamba (forte contusione e taglio profondo alla tibia sinistra) per capire che la reazione avuta, seppur non giustificabile ma comunque contenuta, sia stata istintiva e volta alla salvaguardia della propria incolumità.

 

L’arbitro – rimarca la Società – non supportato a dovere dai suoi assistenti e dagli organi preposti presenti sul terreno di gioco, ha sbagliato ad espellere i nostri tesserati Saverio Mancini e Simone Lo Schiavo (inibiti fino al 18 dicembre e multati di 500 euro) e Bruno Tamburro (ammonito) ingiustamente allontanati dal rettangolo di gioco solo perché a più riprese hanno provato ad attirare l’attenzione del direttore di gara per un episodio scorretto da parte di un giocatore avversario nei confronti di uno dei nostri ragazzi raccattapalle a bordo campo. Episodio, ben visibile dalle immagini, di cui lo stesso protagonista ospite si è giustificato e scusato a fine gara con il bambino interessato dal gesto violento e con alcuni dirigenti della U.S. Vibonese. La nostra Società da sempre è sinonimo di correttezza e lealtà sportiva. Non faremo ricorso ma è inaccettabile – concludono i massimi dirigenti rossoblu- che a più riprese club come la U.S. Vibonese debbano subire determinate scelte arbitrali senza nessuna logica e non conformi al regolamento».