Con una lunga e accorata lettera il manager scrive la parola fine alla sua avventura con la squadra e la società rossoblù. Si toglie parecchi sassi dalle scarpe ma mette anche in fila una lunga sequela di ringraziamenti. Ecco a chi
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Questa volta l’addio è irrevocabile. Antonello Gagliardi, direttore generale della Us Vibonese Calcio, dice addio alla squadra e alla società rossoblù con una lunga lettera che chiude definitamente, è il caso di dirlo, la partita.
La lettera di dimissioni
«Carissimi tifosi, dirigenti, collaboratori e tesserati, volevo che sapeste direttamente da me, che ho confermato le mie irrevocabili dimissioni da qualsiasi incarico all’interno della U.S. Vibonese Calcio s.r.l. – scrive Gagliardi nella missiva -. Era doveroso farlo, non tanto e non solo per chi non ha gradito la mia gestione, ma per la mia famiglia alla quale ho sottratto tanto, troppo tempo ed attenzioni anche in un periodo per noi molto delicato. Come ho avuto già modo di dire, quando finì l’esperienza di dirigente sportivo del Volley ero dispiaciuto ma anche molto sollevato, perché mi stavo riprendendo il mio tempo, soprattutto i miei sabati e le mie domeniche, senza considerare le ore giornaliere e serali che tutti i giorni della settimana dedicavo comunque alla squadra ed allo staff.
Per questo motivo, perché ritenevo di non avere abbastanza tempo ho detto più volte no al Presidente Caffo quando mi invitò in passato, direttamente o indirettamente, a collaborare ed aiutarlo con la squadra di calcio. All’ultima sua richiesta, prima di accettare parlai con la mia famiglia ed i miei collaboratori della Kairos, avvertendoli che se avessi accettato avrei potuto dedicare loro meno tempo. E così è stato!»
Iniziai, ad assistere su invito del Presidente Caffo, a qualche partita fuori casa ed alle ultime partite casalinghe della scorsa stagione scorsa, e la cosa che mi ha impressionato di più e stata quella di vedere uno stadio quasi deserto! Mi è venuto un magone, ho sentito un nodo in gola, ed è lì che ho deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo e spendermi per il Presidente e la sua Vibonese, nel tentativo di farla sentire di nuovo la squadra del cuore della città e dell’intera provincia.
Così ho iniziato a dedicare il mio tempo (gratuitamente, anzi spendendo i miei soldi) portando in questa nuova avventura sportiva la mia esperienza, la mia positività, il mio entusiasmo, redigendo per prima cosa un programma che sottoposi al primo CdA della stagione appena conclusa. Ci stavano diversi punti dai rapporti con gli Enti, dalla ricerca di una convenzione pluriennale delle strutture, dal rilancio del settore giovanile, dalla formazione di una squadra femminile, alla ricerca di nuovi soci e nuovi sponsor, ma soprattutto alla costruzione di un organigramma chiaro e definito in base alle professionalità di chi sarebbe stato chiamato a ricoprire i vari ruoli sia tecnici che dirigenziali, evitando sovrapposizioni ed ingerenze inopportune. Un programma che avrebbe richiesto del tempo».
«Per far partire la fase di costruzione tecnica, fu indispensabile scegliere velocemente un direttore sportivo motivato e comporre uno staff tecnico di ottimo livello ed una squadra giovane ma competitiva. Tutto ciò avrebbe dovuto contribuire, assieme a tante altre iniziative (qualcuna realizzata e qualcun’altra no, per mancanza di tempo), a riportare i tifosi, gli sportivi, le famiglie ed il divertimento allo stadio. Cominciai così ad incontrare tifosi, appassionati ed anche le vecchie glorie della vibonese, che scoprii con stupore, che non avevano ancora mai visto le loro foto che fanno bella mostra negli uffici della società e nell’area hospitality dello stadio.
Mi pare che tutto sommato qualcosa di buono siamo riusciti a fare io e tutto lo staff dirigenziale e tecnico di questa stagione, e che quindi non sia stato proprio tempo perso, soprattutto se ripenso alla gioia di tanti bimbi, tanti giovani e tantissimi tifosi che hanno ricominciato a sentirsi orgogliosi di indossare i colori rossoblù.
E devo dire che tutto quello che è stato fatto, dall’organizzazione della bellissima festa di presentazione della squadra a tutti gli eventi allo stadio e fuori lo stadio, l’ho dovuto fare anche lottando con chi dall’interno (refrattario al cambiamento) ha iniziato da subito a remare contro ed a denigrare me ed il resto dello staff, minando costantemente l’operato di tutta la società. Ovviamente ciò ha portato spesso a surriscaldare gli animi ed a sterili e soprattutto sgradevoli confronti che sono stati (quelli sì!) solo delle vere e proprie perdite di tempo».
«Devo confessare che almeno in un paio di occasioni sono stato tentato di gettare la spugna e lasciare la Vibonese, ma poi non mi è sembrato giusto nei confronti, dei mister, dello staff, dei giocatori e soprattutto dei tifosi, ed ho continuato a mandare giù rospi, ma a farmi trovare sempre sorridente, positivo ed entusiasta, anche quando ho iniziato ad avere una immensa pena nel mio cuore… ho continuato a dedicare del tempo alla squadra rossoblù.
Ho sopportato davvero tantissimo, le ipocrisie di gente vicina ed apparentemente collaborativa, insulti gratuiti e cattiverie insensate, coltellate alle spalle ed aggressioni verbali ingiustificate, difendendo sempre e ad ogni costo, chi ha collaborato con me alla riuscita di una stagione straordinariamente positiva e nella quale abbiamo realizzato più di un record e ne abbiamo raggiunti tanti altri delle stagioni più esaltanti della Vibonese. Ho già chiesto scusa pubblicamente a tutti coloro che si sono sentiti offesi e toccati dalle mie dichiarazioni di fine anno, nelle quali obiettivamente ho alzato i toni anche io, ma soprattutto a difesa del Presidente Pippo Caffo e della società».
«Ero ancora emotivamente troppo fragile per il dramma che ha colpito mio fratello e quindi la mia famiglia. Dramma verso il quale davvero tanti mi hanno mostrato affetto e vicinanza sincera, mentre altri solo ipocriti e falsi apparenti interessamenti, continuando la loro subdola attività denigratoria.
Detto ciò, avrete notato che ho più volte e di proposito utilizzato il termine tempo al quale sono molto legato. Infatti la mia società si chiama Kairos Manager e Consulting s.r.l., e la scelta di questo nome nasce dalla constatazione che i greci usavano due diversi termini per definire il tempo: Chronos per indicare lo scorrere dei minuti e delle ore e Kairos per indicare l’abilità di fare la cosa giusta al momento opportuno».
«Bene è questo il momento opportuno per ringraziare e salutare. Voglio farlo ringraziando innanzitutto mia moglie e la mia famiglia per la pazienza, la collaborazione e la comprensione che mi hanno sempre dimostrato. Voglio ringraziare i miei collaboratori della Kairos che mi hanno incoraggiato a vivere questa esperienza e che non hanno mai smesso di sostenermi e dedicare il loro tempo libero anche nei fine settimana. Voglio ringraziare il Presidente Caffo per avermi dato questa opportunità e chiedergli scusa se non ho soddisfatto le sue aspettative. Voglio ringraziare il vice Presidente Mimmo Arena per essersi fatto da me coinvolgere in questa avventura che non avrebbe mai pensato di vivere. Ringrazio Elena Fuscaldo per il suo attaccamento che definirei eroico, ai colori rossoblù, ma anche per i suoi splendidi sorrisi e l’incoraggiamento che mi ha sempre manifestato. Ringrazio il giovane Direttore Sportivo Francesco Ramondino per l’impegno che ha profuso non solo durante la costruzione della squadra, ma anche durante tutta la stagione non perdendo nemmeno un allenamento e nessuna partita casalinga ed in trasferta.
Voglio ringraziare Mister Antonio Buscè per il bel gruppo che è riuscito a creare e valorizzare, per lo stile e la professionalità dimostrata anche durante i momenti meno esaltanti della stagione. Un bravo professionista che avrà presto il successo che merita anche da allenatore. Mi spiace che ci siamo persi alcuni momenti di questa stagione per tensioni che non erano frutto del nostro modo di essere e di pensare, ma dall’aria avvelenata che ci circondava. Ma poi abbiamo ripreso a guardare negli occhi e nell’anima come fanno gli uomini veri.
Grazie a Mister Francesco Nuti e a tutto lo staff (Riso, Gallelli, Periti, Sgotto, Franzè, La Malfa, il dr. Prestifilippo ed il mio amico dr. Giuseppe Topa).
Grazie a tutti i ragazzi da capitan Marco Baldan a tutti gli altri.
Grazie ad Enzo Barbuto ed alla sua famiglia, tutta impegnata a collaborare ed a sostenerci.
Grazie ad Antonello Fuscà per essersi riavvicinato dopo anni alla squadra che lo ha visto crescere quando il papà era il Presidente della Vibonese.
Grazie al Team manager e segretario Alfonso De Rito, ed al segretario Vaccaro ed a Francesco Prete. Grazie allo SLO Gianluca Vasapollo che si è adattato a fare di tutto, anche la biglietteria.
Grazie al Responsabile Tecnico Ettore Sangiorgio ed a sua moglie, e grazie a tutti i dirigenti del settore giovanile da Capria a Franco Lo Gatto ed a Claudio De Filippis ed a tutti gli altri.
Grazie a tutto lo staff tecnico ed ai ragazzi del settore giovanile e della scuola calcio. Grazie ai collaboratori Giuseppe Friia, Mazzitelli e Valente.
Ringrazio il Gruppo Pubbliemme di Domenico Maduli, Maria Grazia Falduto e al mio amico Antonio Maduli, per il loro supporto.
Grazie al caro speaker Rosario Iozzo.
Grazie di vero cuore a due persone estremamente disponibili e positive come i fantastici Afro Rao e Mirella Melia, che mi hanno aiutato ad attrarre simpatie verso i colori rossoblu.
Grazie alle maestre di ballo Simona Narzisi e Sonia Narciso ed alle loro allieve. Grazie ai DJ Filippo Franzone e Franco Modesti per l’amplificazione e la musica. Grazie a Roberto, a Rosanna ed Andrea per l’aiuto nell’area Hospitality.
Grazie a tutti i volontari ed ai medici dell’ANPANAGEPA Sezione di Vibo Valentia, in primis a Mattia e Diego.
Grazie a tutti gli sponsor vecchi e nuovi e tra questi devo un doveroso ringraziamento a Stefano Bandecchi e Paolo Tagliavento, per lo sponsor Unicusano.
Grazie ai tutti i tifosi che ci hanno sempre supportato in questa stagione ed un grande abbraccio a tutti i meravigliosi ragazzi della Est1928.
Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno, ma porterò tutti nei miei ricordi e nel mio cuore, perché avete fatto parte del mio tempo.
Continuerò a tifare Vibonese e sono certo che la futura dirigenza farà ancora meglio. Forza Vibonese SEI NELL’ANIMA!!!»