C’è anche la Vibonese al “Viareggio Cup”. Il torneo calcistico internazionale, uno dei più prestigiosi, riservato alle formazioni giovanili di tutto Il mondo. Alla settantunesima edizione squadre italiane, europee, americane, africane e oceaniche. Il meglio dei talenti del pallone. Gioielli del futuro ma qualcuno anche del presente, già pronto per il calcio che conta. Ne è sicuro il direttore sportivo della Vibonese, Simone Lo Schiavo, presente insieme al direttore generale rossoblu, Danilo Beccaria, sui campi del torneo di Viareggio: «E’ impossibile mancare a questi appuntamenti – spiega – soprattutto per società come la nostra che non possono permettersi ingaggi elevati come i club di prima fascia, e quindi costretti, nel senso positivo del termine, a rintracciare nei giovani giocatori la base della squadra che verrà. Basti pensare – continua – a quello che abbiamo fatto nella passata stagione o anche quest’anno, portando a Vibo talenti come, ad esempio, Ciotti, Malberti, Collodel, Donnarumma, Rezzi o Zaccagno. Tutti giovanissimi ma che hanno saputo dimostrare le proprie qualità sul campo. Anche tra i professionisti. Ecco – sottolinea – perché come Vibonese non possiamo permetterci di saltare questi eventi. Anche perché – rimarca – non dobbiamo dimenticare che ad oggi le normative ci impongono un numero ridotto di calciatori over (14) e che dal prossimo anno le stesse normative potrebbero diventare ancora più stringenti in questo senso. Quindi – continua – piazzare all’interno della rosa il maggior numero di giovani giocatori già pronti per il campo, diventa decisivo. E per farlo è necessario, secondo noi, avere vedere dal vivo questi ragazzi. Nei primi tre giorni di torneo, insieme al Dg Beccaria – racconta - abbiamo visto più di dieci partite. Osservato e analizzato più profili. Annotato pregi e difetti di almeno 50 giocatori». Tra loro c’è un futuro rossoblu? «Difficile dirlo oggi – spiega Lo Schiavo – di sicuro più di un nome è finito sul nostro taccuino e lo seguiremo anche in altre partite e tornei».