Tutto pronto per la stracittadina lametina che vale molto in chiave promozione. Il capitano biancoverde: «Questo tipo di gare si preparano da sole, non c'è bisogno di caricarle in modo particolare»
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Tutto pronto per una delle partite più attese nel massimo campionato regionale, il derby lametino tra Vigor Lamezia e Sambiase. Due squadre, due tifoserie, due colori per l’ennesima volta una di fronte all’altra. Non una semplice partita ma quella che potrebbe riaprire o chiudere il campionato: da una parte il Sambiase in vetta alla classifica, dall’altra la Vigor Lamezia che insegue a sole sei lunghezze.
Il Guido D’Ippolito si prepara ad ospitare una sfida che promette essere al cardiopalma. A pochi giorni da questa gara, è intervenuto ai nostri microfoni Marco Foderaro, capitano della Vigor Lamezia, al quale abbiamo chiesto in che modo la squadra biancoverde sta approcciando a questa gara; ecco le sue parole: «questo tipo di gare si preparano da sole, non c'è bisogno di caricarle in modo particolare. Sappiamo l'importanza della partita, principalmente perché ci potrebbe permettere di riaprire il campionato e poi perché comunque il derby è sempre una partita speciale».
Facendo un passo indietro, fa un resoconto sui 6 punti di distanza dal Sambiase: «Purtroppo noi stiamo pagando questo distacco dovuto ad una settimana particolare, che è stata quella dove abbiamo disputato tre partite di cui due in casa e una sul campo dello Scalea, dove non eravamo in condizioni fisiche e numeriche ottimali, e sono quei 4 punti che ci mancano per essere in linea col nostro percorso».
Su che Sambiase si aspetta di affrontare, evidenzia: «ci aspettiamo il solito Sambiase, molto attento in fase difensiva e pronto a sfruttare ogni nostro errore. Dobbiamo essere bravi e attenti a non dare spazio alle loro giocate». Infine, gli abbiamo chiesto un accenno sul suo rapporto con Antonio Crucitti, capitano avversario: «con Crucitti abbiamo passato un anno insieme a Ragusa, eravamo praticamente sempre insieme sia in campo che fuori. Da avversari - conclude - abbiamo giocato qualche partita ma c'è sempre stato rispetto reciproco e grande amicizia».