Storica affermazione della squadra guidata dal rettore Leone che conquista la Coppa Athenaeum con due ori e due argenti
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Prestazioni da applausi per la rappresentativa dell’Università della Calabria che dal 30 agosto al 2 settembre 2023 a Perugia ha sfidato altri 20 atenei provenienti da ogni regione d’Italia nei Campionati nazionali di tennis Anciu. Il Circolo ricreativo dell’Unical (Cruc) è riuscito a piazzare ben quattro squadre in finale, una per ciascun tabellone presente: assoluti maschili, femminili, over 50 e over 60. Oro negli assoluti femminili. Nel tabellone femminile assoluto, torneo con il più alto numero di squadre partecipanti, le tenniste cosentine Alberta Aiello, Liliana Martirano e Assunta Venneri, campionesse in carica, hanno confermato il loro talento e la loro forza, effettuando un percorso netto, vincendo tutti gli incontri per 3-0 e trionfando in finale contro la storica avversaria di Bologna.
Oro negli over 60. Nella categoria over 60, alla sua prima edizione, l’Unical è salita in cima al podio con il rettore, Nicola Leone, e i suoi colleghi Massimo Fragola, Nicola Silvestri e Antonio Scatena. In una competizione molto intensa, la nostra squadra ha conquistato l'oro sconfiggendo in finale l’Università di Salerno con un punteggio di 2 incontri ad 1. Il capitano dell’Unical, il magnifico Leone, ha trascinato la squadra vincendo tutti e cinque gli incontri disputati, sia di singolare che di doppio.
Argento negli assoluti maschili e negli over 50. Molto competitivi, come sempre, i tabelloni degli assoluti maschili. Nonostante la concorrenza fosse agguerrita, gli atleti Unical Stefano Aiello, Rocco Amato e Alessandro Cozza hanno ottenuto un meritato secondo posto, alle spalle dei padroni di casa di Perugia. Nella categoria over 50, invece, Nicola Folino, Antonio Mangione e Giuseppe Pellegrino, hanno ottenuto un altro prestigiosissimo secondo posto, dietro i fortissimi over di Bologna.
L’Unical alza la Coppa Athenaeum. Ma il successo più importante è arrivato nella speciale classifica delle università che tiene conto dei risultati ottenuti in tutte le categorie. L’Unical ha riconquistato, dopo averla sfiorato nelle precedenti edizioni, la Coppa Athenaeum, che inseguiva dal 2018.
Un traguardo raggiunto grazie ai punteggi ottenuti da tutti i sette team dell’ateneo, comprese le seconde squadre negli assoluti femminili (Ilenia Gallo e Alessia Marino), negli assoluti maschili (Marco Papagno, Nicodemo Passalacqua, Francesco Salatino) e negli over 50 (Ivan Casaburi, Piero Guido, Vincenzo Pezzi) che hanno conquistato posizioni lusinghiere.
Altro successo importante da rimarcare è stata la vittoria della Coppa dei Campioni, l’incontro di doppio misto che si disputa tra i vincitori degli assoluti maschili e femminili della precedente edizione. In questo caso Cosenza, vincitrice del torneo degli assoluti femminili a Francavilla al Mare, sfidava Bologna, che aveva invece vinto negli assoluti maschili: a scendere in campo i due fratelli Alberta e Stefano Aiello che hanno avuto la meglio per 2-0 su Andrea Versari ed Elena Piccolomini in un match molto spettacolare. Questa competizione ha il marchio Unical: in 5 edizioni su 6 la coppa è stata vinta dai tennisti calabresi.
Importante il contributo offerto dagli sponsor NTT Data e Somos per la buona riuscita della spedizione Unical ai Campionati nazionali di tennis Anciu, ottimamente organizzati dal Circolo ricreativo universitario “San Martino” di Perugia. «I nostri risultati – ha commentato soddisfatto il rettore Nicola Leone – sono stati straordinari. Ringrazio il presidente del Cruc, Alessandro Sole, e il referente per il Tennis, Nicola Folino, per l’ottima organizzazione e per aver saputo creare un gruppo così coeso, affiatato e sportivamente competitivo. L’Unical è da sempre il “campus dello sport” e ancora una volta abbiamo toccato con mano l’enorme valore dell’attività sportiva come motore di aggregazione, capace di rafforzare il senso di appartenenza e di sviluppare relazioni trasversali, al di là dei ruoli e delle provenienze, all’interno della nostra comunità accademica e nel rapporto con gli altri atenei».